Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

IV DOMENICA DI AVVENTO

IV DOMENICA DI AVVENTO

PRIMA LETTURA (2Sam 7,1-5.8-12.14.16)

Il regno di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore.

Dal secondo libro di Samuèle

Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)

Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

SECONDA LETTURA (Rm 16,25-27)
Il mistero avvolto nel silenzio per secoli, ora è manifestato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,
a colui che ha il potere di confermarvi
nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell’eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all’obbedienza della fede,
a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.

VANGELO (Lc 1,26-38)

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

IL SANTO

1/S.Torlasco.JPGPochi giorni prima di Natale, il 23 dicembre, la Chiesa ricorda San Torlaco, vescovo, abate  e santo islandese. Thorlàk Thorhallsson, in lingua islandese Þorlákr Þórhallsson, poi italianizzato in Torlaco, nacque a Fljotshlio, in Islanda, nel 1133. A soli 19 anni ricevette l’ordinazione presbiterale e, volendosi dedicare alla teologia, nel 1154 si trasferì a Parigi, dove studiò con i canonici dell’abbazia di San Vittore, fondata nel 1108. Proseguì poi gli studi a Lincoln, in Inghilterra.
Rientrato in patria, divenne rettore della chiesa di Kirkjubaer, dove in seguito fondò un monastero. Essendo ancora sconosciuta in Islanda la riforma gregoriana, la famiglia di Thorlàk pensava che egli intendesse sposarsi, ma entrò tra i canonici regolari di Sant’Agostino, divenendo primo priore del monastero di Thykkvabae, fondato nel 1168 da Thorkill. Due anni dopo Kloengur, vescovo di Skalholt, confermò Torlaco nell’incarico, con tanto di benedizione abbaziale.

La cosiddetta “Thorlàks saga”, ossia la vita del santo scritta poco dopo la sua morte, narra dell’ingresso nel monastero di Thykkvabae sia di molti islandesi sia di stranieri, tutti attratti dalla fama di santità che già in vita circondava l’abate.

Nel 1178 Torlaco fu nominato successore di Kloengur, ricevendo l’ordinazione episcopale a Nidaros dall’arcivescovo Eystein. Quest’ultimo riuscì anche ad introdurre la riforma gregoriana in Islanda, guadagnando definitivamente al suo partito il neo vescovo.

Uomo di grande spiritualità, Torlaco cercò di dare solide basi dottrinarie alla formazione del clero dell’Isola e fu anche un grande promotore del celibato sacerdotale. Suo capolavoro è considerato il Poenitentiale, caratterizzato da una grande severità in un ambiente dove regnava la confusione. Nel 1180, infatti, l’arcivescovo Eystein fu bandito dal re e lo stesso Thorlàk subì pesanti vessazioni.

Nel XII secolo le famiglie islandesi che si erano fatte promotrici della costruzione di nuove chiese avevano dei chiari diritti su di esse. Addirittura nominavano i sacerdoti di queste “chiese private”, e i parroci avevano ovviamente ben poca possibilità di rimproverare i loro signori qualora avessero agito contro la morale cristiana. In questo clima, Torlaco giunse addirittura a minacciare di rifiutare la consacrazione di una chiesa se tutti i diritti su di essa non fossero stati trasferiti a lui in qualità di vescovo. Ciò causò un’aspra disputa con il diacono Jon Loptsson, restauratore della chiesa di Hofdabraeck. La situazione peggiorò sensibilmente quando Jon, sposatosi, decise di coabitare con Ragneid, sorella di Torlaco, e per ben tre volte tentò di uccidere il legittimo vescovo. La disputa ebbe fine solo con la morte di Torlaco, avvenuta il 23 dicembre 1193 a Skalholt.

Il suo successore Paolo, figlio di Jon e Ragneid, riconciliò il padre con la Chiesa, ma la morte di Torlaco segnò in qualche modo il fallimento definitivo dei suoi disegni e delle sue speranze su di una riforma della chiesa islandese. Quando era in vita fece numerosi miracoli. Cinque anni dopo la sua morte, nel 1198, il Parlamento islandese, l’Althing, decise la solenne traslazione del suo corpo, che al tempo corrispondeva a una canonizzazione.

Il 23 dicembre ancora oggi viene chiamato in islandese “Thorlaksmessa”, cioè “Messa di Thorlàk”. Nel Medioevo in Islanda almeno 56 chiese erano dedicate a lui e perfino a Costantinopoli gliene si intitolò una. Fu molto venerato anche in Inghilterra e in Scandinavia. Nel 1237 fu aggiunta una seconda festa in ricordo della sua “translatio”, il 20 luglio, memoria liturgica ufficiale, perché, secondo le norme del Concilio Vaticano II, è vietata la celebrazione solenne dei santi durante la novena di Natale. nel 1984 il papa Giovanni Paolo II lo elevò a santo patrono d’Islanda. È l’unico santo ufficiale islandese, e uno dei due nel mondo a essere stato riconosciuto santo da un parlamento.

Data: 18/12/2014



Archivio Notizie


Diocesi di Tortona

p.zza Duomo, 12
15057 Tortona (AL)

CONTATTACI

Il magazine della Diocesi

Il Popolo

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP

La radio ufficiale della Diocesi

RadioPNR

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP


©2023 - Diocesi di Tortona