Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Veglia Missionaria

Durante la Veglia Missionaria il Vescovo ha distribuito ai presenti una spiga di grano.
La nostra sete di stare in adorazione

1/missio17.jpgTORTONA - In preparazione alla giornata missionaria mondiale – appuntamento annuale giunto alla 91^ edizione, che si celebra sempre alla quarta domenica di ottobre – venerdì sera 20 ottobre la comunità diocesana ha celebrato in cattedrale una bella veglia di preghiera.

Presieduta dal nostro vescovo, l’ora di adorazione era strutturata in tre momenti legati dal tema della sete.

La sete dell’uomo innanzitutto; quella materiale come purtroppo sperimentano anche oggi molti fratelli in tante parti del mondo, ma anche la sete del cuore quella che inaridisce la vita per colpa di tanti motivi.

Una sete che toglie il gusto del vivere e che solo in Dio può essere saziata.

Il secondo momento ha centrato l’attenzione e la preghiera sulla sete di Dio.

Essere missionari (lo siamo tutti) e fare missione significa rispondere alla chiamata di Dio che ci disseta col suo amore infinito, con la sua misericordia, il suo conforto e sostegno a beneficio della Chiesa e di tutta l’umanità; significa altresì rispondere alla stessa sete che ha Dio per ogni uomo lasciandoci amare del suo amore senza limiti.

Ci ha amati fino a dare il Figlio Gesù crocefisso.
La sua sete sazia la nostra sete, perché ciascuno di noi è “una missione”.

Il terzo momento della veglia è stato incentrato sull’acqua del servizio.
Dalla proclamazione del cap. 10 del Vangelo di Luca è emerso il mandato missionario.

I 72 designati, inviati nel mondo ad annunciare la salvezza rappresentano tutti noi: i cristiani di ieri, di oggi, di domani.
Lo ha chiarito opportunamente il nostro vescovo col suo coinvolgente stile meditativo assai chiaro e profondo.

La centralità dell’Eucaristia solennemente esposta e adorata sull’altar maggiore, ha permesso di prendere coscienza che se la missione non fosse sostenuta da una profonda dimensione spirituale, qualsiasi iniziativa sarebbe un puro impegno sociale.

L’impegno missionario, invece, ha un’anima e questa si nutre (deve nutrirsi) di preghiera. La messe è molta recita lo slogan della giornata missionaria mondiale di quest’anno e per questo c’è bisogno dell’impegno di tutti sostenuti e guidati dallo Spirito di Dio e del suo amore che in Gesù ci ha dato la via, la verità, la vita. La benedizione eucaristica ha concluso l’ora di veglia.

Al termine il vescovo ha consegnato a tutti, simbolicamente, una spiga di grano con allegata la preghiera per le missioni. Intanto il mese missionario continua nelle comunità parrocchiali.

La messe è molta; pregare il Signore “della messe” perché mandi operai nella sua Chiesa è un dovere missionario di tutti e di ciascuno, affinché al popolo di Dio non manchi mai il prezioso, insostituibile, essenziale dono di numerosi e santi sacerdoti.

E anche perché con i gesti concreti della carità raccolti dalla giornata missionaria mondiale le Pontificie Opere Missionarie abbiano la possibilità di prendersi particolare cura e sostenere le chiese più povere sparse in tante parti del mondo.

Dino Savio

Data: 26/10/2017



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