Martedì, 23 Aprile 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO La riflessione del Vescovo

PRIMA LETTURA (1Re 19,16.19-21)
Eliseo si alzò e seguì Elìa.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

SECONDA LETTURA (Gal 5,1.13-18)
Siete stati chiamati alla libertà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

VANGELO (Lc 9,51-62)
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

LA SANTA DELLA SETTIMANA

1/ester.jpgSanta Ester

La Chiesa Cattolica il 1° di luglio festeggia santa Ester Regina.
Ester, la protagonista del libro della Bibbia a lei intitolato, è una giovane giudea che viveva con lo zio Mardocheo alla corte del re persiano Assuero (storicamente Serse I, che regnò dal 485 al 465 avanti Cristo).
Rimasta orfana di entrambi i genitori, era stata adottata da Mardocheo che l’aveva cresciuta con l’amore di un padre.
Diventata regina, avvertì il sovrano di una congiura ordita contro di lui dal primo ministro Aman e da due eunuchi, che furono poi tutti e tre impiccati.
Ma non fu un’impresa facile perché Mardocheo, che aveva scoperto la congiura, era malvisto da Aman, il quale ottenne dal re lo sterminio dei Giudei, accusati di ogni malvagità.
Ester a questo punto fu esortata dallo zio a presentarsi al re e a intercedere a favore dei suoi connazionali e lei, sebbene fosse proibito sotto pena di morte di accedere al sovrano senza essere chiamati, dopo aver pregato e digiunato per tre giorni, invitò Assuero a partecipare a un sontuoso banchetto.
L’invito fu accettato e, al termine del pranzo, Ester svelò al sovrano le malvagità di Aman, salvando così dallo sterminio il suo popolo.
Mardocheo, a ricordo della lieta conclusione della vicenda, istituì la festa del Purîm, plurale della parola Pur che significa “sorte”: infatti Aman aveva estratto a sorte la data prevista per il massacro degli ebrei.
Questa celebrazione è considerata una specie di carnevale ebraico: i bambini si mascherano e fanno rumore con tamburi di latta, gli adulti bevono vino e si scambiano doni, mentre è consuetudine fare la carità ad almeno due poveri.
Il nome di Ester regina compare in alcuni martirologi della Chiesa latina ed è ricordato nel Sinassario della Chiesa greca e dalla Chiesa copta.

La figura dell’eroina ha ispirato moltissimi pittori, tra i cui Botticelli, Michelangelo, Tintoretto e Veronese.
Nella tradizione giudaica è vista come “strumento” della volontà divina di Dio per impedire la distruzione del popolo e per mantenere la pace durante l’esilio.
Secondo il Talmud Ester era discendente della dinastia davidica.
Mardocheo, infatti, era della tribù di Beniamino. Ester “appare” nella Bibbia come una donna di grande pietà, caratterizzata dalla sua fede, dal suo coraggio, dal suo patriottismo, dalla sua prudenza e dalla sua risolutezza.
Ella fu sempre fedele e obbediente a Mardocheo e compì il suo dovere di rappresentare il popolo giudaico e di ottenerne la salvezza. Santa Ester è venerata sia dai cattolici sia dai cristiani copti, che la chiamano regina dei Persiani.

Daniela Catalano

Data: 27/06/2019



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