Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Il vescovo il 25 marzo al termine della Messa la consacrazione dell' Ucraina e Russia al Cuore di Maria

“24 Ore per il Signore” per implorare il dono della pace

TORTONA - Mentre la guerra in Ucraina continua a mietere vittime, Papa Francesco non smette di invocare la fine del conflitto e di sottolineare l’inutilità della violenza e delle armi. «Provo dolore – ha detto all’Angelus di domenica scorsa – per chi non riesce a scappare: nonni, malati, poveri, tutti separati dai loro familiari, bimbi e persone fragili restano a morire sotto le bombe» e rivolgendosi ai grandi del mondo li ha supplicati «perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante e sacrilega».

In questo momento di particolare tensione, il Santo Padre ha chiesto a tutta la Chiesa di implorare il dono della pace durante la “24 Ore per il Signore”.

L’iniziativa, nata con il Giubileo della Misericordia e sostenuta dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, quest’anno si terrà il 25 e 26 marzo e avrà al centro proprio la preghiera e il perdono, come ricorda il tema scelto: «Per mezzo di Lui abbiamo il perdono» (cfr. Col 1,13-14).

La preghiera diventa adorazione del Signore e disponibilità a mettere Lui al centro della vita e il perdono è inteso come «capacità di ricevere e dare riconciliazione in un periodo di contrapposizioni, di individualismo, di indifferenza».

Venerdì 25 marzo, festa dell’Annunciazione, il Pontefice, a San Pietro alle ore 17, guiderà la celebrazione della Penitenza che aprirà la “24 Ore per il Signore” e in quell’occasione consacrerà l’Ucraina e la Russia al Cuore Immacolato di Maria affinché la Madre di Dio ottenga la pace per il mondo. Accogliendo l’invito del Papa, anche il vescovo di Tortona, in comunione con tutti i vescovi del mondo, pregherà per la pace e reciterà la preghiera di consacrazione dei due Paesi. Alle ore 18, in Cattedrale, Mons. Marini presiederà la S. Messa per l’inizio della “24 Ore per il Signore” e al termine compirà l’atto di consacrazione. Come richiesto dal pontefice, tutti i santuari mariani e le comunità parrocchiali della Diocesi sono invitati a unirsi all’atto di consacrazione e a recitare la preghiera. La Messa e l’atto di consacrazione saranno trasmessi in diretta sui media diocesani.

Poi, alle ore 21, Mons. Marini, sempre in cattedrale, guiderà la Via Crucis per i Missionari Martiri e al termine sarà esposto il Santissimo Sacramento per l’Adorazione, che proseguirà per tutta la notte e fino alle ore 18 di sabato 26 marzo, quando sarà celebrata la Messa prefestiva. L’intera Diocesi, nelle sue varie articolazioni (parrocchie, gruppi e associazioni), potrà unirsi in preghiera attorno l’Eucarestia «fonte e apice di tutta la vita cristiana».

Era stata proprio la Madonna, durante l’apparizione ai tre pastorelli di Fatima il 13 luglio 1917, che aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo cuore immacolato, affermando che, qualora non fosse stata accolta questa richiesta, lo Stato avrebbe diffuso «i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa» e aggiungendo che «i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte».

Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati vari atti di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: Pio XII il 31 ottobre 1942 consacrò tutto il mondo e il 7 luglio 1952 in modo specifico la Russia con la Lettera apostolica Sacro vergente anno, di fronte alla difficile situazione dei cristiani costretti a vivere in un regime ateo.
Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 1981 e nel 1982 rinnovarono questa consacrazione per tutto il genere umano. Papa Wojtyla, facendo riferimento alla richiesta della Madonna a Fatima, il 25 marzo 1984 in piazza San Pietro, in unione spirituale con tutti i vescovi del mondo, affidò al Cuore Immacolato di Maria tutti i popoli e «in modo speciale quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno».
In seguito fu proprio suor Lucia, una dei tre veggenti, a confermare che l’atto di consacrazione del 1984 corrispondeva a quanto aveva chiesto la Madonna.

Anche a Fatima, in ricordo delle parole della Madonna, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato del Papa, compirà la consacrazione.

Daniela Catalano

Data: 25/03/2022



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