«Gesù è la luce della nostra vita»

TORTONA - Mercoledì 11 maggio gli impiegati degli Uffici della Curia vescovile, alle ore 9, hanno partecipato alla Messa nella cappella dell’Episcopio.

Nell’omelia, Mons. Marini, riflettendo sulle letture del giorno, ha sottolineato come il tempo pasquale è il periodo liturgico in cui viene data ai fedeli «la grazia di sostare nella contemplazione di Gesù Risorto e di considerare la vita della Chiesa degli inizi che è presentata a noi anche come esemplare della vita ecclesiale di oggi».

«Gesù risorto – ha affermato – è la luce e nella misura in cui lo accogliamo nella nostra vita siamo illuminati, cioè diventiamo capaci di guardar in modo nuovo le vicende della storia».

Questo tempo deve essere quello in cui ciascuno fa più spazio alla presenza del Signore «luce del mondo». Il vescovo ha poi richiamato l’attenzione sulle tre caratteristiche della Chiesa delle origini: i discepoli si trovavano insieme, pregavano e digiunavano.

Questi tre atteggiamenti sono fondamentali anche per la vita ecclesiale attuale e devono essere la cifra del nostro essere cristiani e discepoli del Signore.

Al termine è iniziata l’Adorazione Eucaristica silenziosa che si è protratta fino a mezzogiorno e si è conclusa con la solenne benedizione e la recita del Regina coeli.

Data: 13/05/2022

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