Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (2Re 5,14-17)
Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.

Dal secondo libro dei Re

In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra].
Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.
Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (2Tm 2,8-13)
Se perseveriamo, con lui anche regneremo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.

VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

IL SANTO

San Giovanni XXIII

1/GIOVANNI23.jpgQuesta settimana, l’11 ottobre è il giorno in cui la Chiesa ricorda san Giovanni XXIII, il “Papa Buono”, canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.
Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, nacque a Sotto il Monte, piccolo paese nel bergamasco, il 25 novembre 1881, in una famiglia di poveri mezzadri.
Il 7 novembre 1892 fece il suo ingresso nel seminario di Bergamo. Il 13 luglio 1904, a ventidue anni e mezzo, conseguì il dottorato in teologia e il 10 agosto 1904 fu ordinato sacerdote nella chiesa di S. Maria di Monte Santo a Roma. Celebrò la prima Messa il giorno seguente nella Basilica di S. Pietro. Dopo un breve soggiorno nel paese natale, nell’ottobre iniziò a Roma gli studi di diritto canonico, interrotti nel febbraio del 1905, quando fu scelto quale segretario dal nuovo vescovo di Bergamo Mons. Radini Tedeschi.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale fu chiamato alle armi come cappellano militare.

Fu anche direttore del periodico La Vita Diocesana e dal 1910 assistente dell’Unione Donne Cattoliche. Nel dicembre del 1920 ricevette l’invito del Papa a presiedere l’opera di Propagazione della Fede in Italia. Nel 1925 con la nomina a Visitatore Apostolico in Bulgaria iniziò il periodo diplomatico a servizio della Santa Sede, che si prolungò fino al 1952. Dopo l’ordinazione episcopale avvenuta a Roma il 19 marzo 1925, partì per la Bulgaria con il compito soprattutto di provvedere ai gravi bisogni della piccola e disastrata comunità cattolica. Il 27 novembre 1934 fu nominato Delegato Apostolico in Turchia e in Grecia. Durante la Seconda Guerra Mondiale svolse un’efficace azione di assistenza a favore degli Ebrei e della popolazione greca, stremata dalla fame. Pio XII lo chiamò poi alla Nunziatura di Parigi, dove giunse il 30 dicembre 1944.

Il 12 gennaio 1953 ricevette la berretta cardinalizia e nel marzo del 1953 fu inviato come Patriarca a Venezia. Il 28 ottobre 1958, dopo la morte di Pio XII, Roncalli a 77 anni fu eletto Papa e subito si pensò a un semplice pontificato di transizione.
In realtà, diventato pontefice con il nome di Giovanni XXIII, nel 1959 annunciò l’indizione del Concilio Vaticano II e nel discorso di apertura dell’assise conciliare, l’11 ottobre del 1962 spiegò che il Concilio aveva il compito di riesporre la dottrina tradizionale in modo più adatto alla sensibilità moderna.

In poco meno di cinque anni, il tempo che restò sul soglio di Pietro, grazie alla sua straordinaria umanità, al suo modo di fare disponibile e paterno e al suo sorriso, riuscì a farsi amare dal mondo intero e a meritare l’appellativo di “Papa Buono”.

A causa di un tumore morì il 3 giugno 1963. Le sue spoglie riposano nella Basilica di San Pietro a Roma. Fu dichiarato beato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000.

Daniela Catalano

Data: 08/10/2022



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