Sabato, 20 Aprile 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

La Diocesi si unisce al Vescovo per la scomparsa della cara zia Rina

1/zia vescovo_1.jpgVALLEMOSSO - Sabato scorso, nella chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio, la comunità valmossese ha salutato per l’ultima volta la cara Caterina Viola, meglio conosciuta come Rina che per più di 50 anni ha messo a servizio della Parrocchia il suo tempo e le sue capacità.

Rina era il punto di riferimento per tutto e per tutti: una di quelle persone che hanno fatto la storia non solo della vita parrocchiale, ma anche del paese.
Quante generazioni hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il suo buon cuore!
Non è facile riuscire a spiegare il suo ruolo in Parrocchia, tante erano le mansioni che ricopriva: dalla contabilità all’accoglienza in casa parrocchiale, dalla prenotazione delle messe all’organizzazione della festa patronale, dal controllo delle campane al servizio di “segreteria” per i parroci che si sono succeduti negli anni, compiti che fino all’ultimo Rina ha voluto svolgere, nel silenzio e nella fedeltà.

Tante sono state le persone che hanno voluto salutarla durante la recita del Rosario ed alla sepoltura e tanti anche i parroci che hanno avuto modo di conoscerla e scoprire i doni che il Signore le aveva dato.
Durante il funerale, Mons. Vittorio Viola, nipote di Rina, ha ricordato il forte legame con le sue “due famiglie”: quella di sangue e quella della comunità parrocchiale per la quale ha dedicato tempo ed energia e ha evidenziato il forte senso di servizio che ha avuto negli anni, accettando il cambiamento dei diversi sacerdoti.

Anche il parroco di Valle Mosso, don Mario Foglia Parrucin, ha ricordato l’importanza di Rina per la Parrocchia, ma anche per la sua vita. «Sette anni fa sono arrivato a Valle Mosso per la mia prima esperienza da parroco» ha detto don Mario «e con Rina al mio fianco sono riuscito ad ambientarmi e a imparare a svolgere le mie funzioni.
Mi sentivo quasi suo nipote e quando qualche volta mi ha “tirato per la giacca” era semplicemente per il bene della Parrocchia. Qualche giorno fa, andando a trovarla in ospedale mi ha chiesto, ovviamente in piemontese, che cosa avrebbe ancora potuto fare.
In effetti una cosa te la chiedo, le ho risposto: da lassù fa’ che tutti i parrocchiani si sentano chiamati a svolgere un servizio per la vita parrocchiale, che la vocazione si manifesti chiara e forte nel loro cuore.
Ovviamente tu non sarai sostituibile, ma aiutaci perché la Parrocchia prosegua la sua missione quotidiana».

Commoventi sono state anche le parole del gruppo degli animatori dell’oratorio “P.G. Frassati” che hanno ricordato Rina come una persona dal cuore davvero grande.
Dal racconto di vari aneddoti vissuti in prima persona dai ragazzi è trapelato un forte legame, legame che ai giovani mancherà anche nelle piccole cose di tutti i giorni.

Una persona umile e fedele alla quale va il grazie di tutti e di cui si sentirà la mancanza nella vita quotidiana.
L’intervento dei ragazzi si è concluso proprio con queste parole: «Un grazie, anche se è poco, comunque proviamo a dirtelo, Rina, certi che da lassù lo apprezzerai. Stai tranquilla, ci ricorderemo sempre di non esagerare con il riscaldamento e di spegnere tutte le luci... altrimenti aiutaci tu! Ciao Rina...».

Da “Il Biellese” (settimanale diocesano)

Data: 20/01/2015



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