EMERGENZA TERREMOTO NEPAL
Aggiornamento per le Caritas diocesane
La risposta della rete Caritas
Caritas Nepal, in collaborazione con alcune Caritas internazionali (Caritas India, Caritas Australia, Caritas Bangladesh, Catholic Relief Service, Caritas Germany ed altri) si è mobilitata immediatamente per la raccolta dei bisogni, la fornitura di viveri, l’impostazione di meccanismi di coordinamento della rete Caritas.
Il 4 maggio 2015 Caritas Nepal ha lanciato, nella consueta forma di Appello d’Emergenza (codificato come EA 08/2015), un primo piano di risposta nazionale in 11 distretti tra i più colpiti.
Il piano prevede interventi sino a fine luglio 2015.
I beneficiari sono oltre 20.000 famiglie (100.000 persone) a cui si forniranno ricoveri d’urgenza, acqua potabile, kit igienico sanitari e viveri essenziali non alimentari.
Il costo complessivo è di 2,5 milioni. A questo si aggiungono altri interventi con la stessa tipologia di aiuto che consentiranno di raggiungere nei prossimi 2 mesi complessivamente oltre 177.000 persone.
Il piano, frutto del coordinamento con le autorità governative e le diverse agenzie umanitarie operanti in loco, rimane, per ora, l’intervento principale della Caritas Nepal dove concentrare le risorse delle Caritas di tutto il mondo.
Il piano è stato finanziato al 100%. Caritas Italiana ha contribuito per 100.000 euro.
Sino ad ora l’aiuto della rete Caritas ha raggiunto 14.214 famiglie che hanno beneficiato di ripari d’urgenza (tende, teloni, materiali) e cibo nei distretti di Kathmandu, Lalitpur e Bhaktapur, Kavre, Okhaldunga, Nuwakot, Rasuwa, Sindhupalchowk, Sinhuli; 13.245 famiglie che hanno avuto, oltre ai ripari d’urgenza, kit igienico sanitari a Gorkha, Lamjung, Dhading .
In totale Caritas ha aiutato 27.459 famiglie (circa 137.000 persone) tra le più vulnerabili.
Oltre agli aiuti materiali Caritas, in collaborazione con la congregazione dei Camilliani, sta fornendo anche supporto sanitario e psicosociale a circa 2.600 persone nei distretti di Gorkha e Sindhupalchowk.
Su www.caritas.it la descrizione degli interventi in atto.
Maggiori dettagli possono essere richiesti all’ Ufficio Asia e Oceania di Caritas Italiana.
Prosegue la presenza di un team di supporto a Caritas Nepal per il coordinamento degli aiuti, Caritas Australia ha ricevuto l’incarico da Caritas Internationalis di accompagnare Caritas Nepal nella gestione dell’emergenza (Facilitating Partner).
E’ in via di elaborazione la seconda fase dell’intervento a partire da settembre 2015 finalizzata principalmente alla ricostruzione, alla riattivazione socio-economica, al rafforzamento delle comunità e riduzione del rischio, al sostegno psicosociale
Impegno di Caritas Italiana e indicazioni per le Caritas diocesane
Caritas Italiana è in costante contatto con Caritas Nepal, Caritas Internationalis e il resto della rete Caritas operante in loco.
Entro il mese di luglio è prevista un’ulteriore missione di Caritas Italiana sul posto
Vista l’entità del disastro, la morfologia del territorio, il tessuto sociale ed ecclesiale del Nepal, vi è la necessità di un sostegno prolungato nel tempo che sin da subito abbia un orizzonte di medio/lungo termine sul fronte dell’accompagnamento, della ricostruzione e della riabilitazione delle comunità. A tal fine è fondamentale il collegamento e il coordinamento tra tutte le realtà coinvolte nella risposta.
Per i prossimi mesi la priorità per Caritas Italiana rimane il sostegno ai piani nazionali predisposti da Caritas Nepal unitamente allo studio di possibili altri interventi e forme di accompagnamento nel medio/lungo termine.
Già dalle prossime settimane si appoggeranno ulteriori progetti di aiuto d’urgenza riguardanti i bisogni al momento prioritari.
In ordine ad una risposta tempestiva ed appropriata e ad un’opportuna trasparenza e coordinamento con il resto della rete Caritas internazionale, è di cruciale importanza l’invio tempestivo delle somme raccolte con la colletta nazionale.
Qualora si voglia promuovere un impegno su progettualità specifiche, si invitano le Caritas diocesane ad un collegamento su base regionale che consenta a Caritas Italiana di provvedere gradualmente ad un abbinamento progettuale ad hoc.
Si confermano le indicazioni date in precedenza sulle raccolte di beni, sul coordinamento con Caritas Italiana di ogni eventuale richiesta o intervento di aiuto da parte delle Caritas diocesane, sull’invio di personale in loco, sulle richieste in favore di aree colpite in misura minore o non colpite affatto dal sisma.
Priorità e cifre della catastrofe al 01/06/2015
Le scosse più devastanti sono state: il 25 aprile di magnitudo 7.8, con epicentro presso Gorkha. Il 12 maggio di magnitudo 7.3 con epicentro presso Dolkha. Numerose altre scosse di oltre 5.0 si sono registrate nei giorni seguenti. Al sisma sono susseguiti frane e smottamenti, resi ancor più frequenti dalle piogge.
I dati aggiornati rilasciati dalle autorità del Nepal registrano oltre 8.691 vittime, più di 20.000 feriti, 8 milioni le persone colpite in 39 distretti su 75. Sono 14 i distretti più colpiti.
Si stimano 2.8 milioni di sfollati (circa 756.000 famiglie) , 1.4 milioni di persone che necessitano assistenza alimentare, 5,6 milioni le persone che necessitano di assistenza sanitaria, 1,1 milioni coloro che necessitano di servizi sanitari, 400.000 i bambini affetti da malnutrizione, 1,5 milioni i minori in età scolare che necessitano di strutture scolastiche di emergenza (dati OCHA) in conseguenza al crollo o al grave danneggiamento di oltre 32.000 classi.
Più di 795.000 le case danneggiate di cui oltre 500.000 crollate completamente
Il ricovero rimane il bisogno essenziale e prioritario.
L’imminente arrivo dei monsoni rendono ancor più urgente la necessità di fornire ripari d’urgenza adeguati e predisporre l’accesso alle aree più remote anche durante la stagione dei monsoni.
Le difficoltà logistiche rappresentano la difficoltà di maggior rilievo nella fornitura degli aiuti. La rete cellulare funziona in modo discontinuo
Per ulteriori informazioni e coordinamento contattare Ufficio Asia e Oceania di Caritas Italiana tel. 0666177403/247/287 asiaoceania@caritas.it
Data: 17/06/2015