Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Immacolata

TORTONA - Nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Vescovo Mons. Vittorio Viola ha presieduto in Cattedrale il solenne pontificale. Numerosi i fedeli presenti.

Dopo la proclamazione del Vangelo di Luca dove si narrava dell’annuncio dell’Angelo Gabriele ad una “vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide”, il Vescovo ha rivolto la sua parola nell’omelia.

“Al sì della Vergine – ha detto Padre Vittorio – tutto il Cielo è esultato di gioia, per un disegno che solo l’amore di Dio poteva contemplare, l’unico fatto veramente nuovo dentro la storia, l’incarnazione del Verbo”.

“L’enormità della parola che l’angelo reca alla Vergine – ha continuato il Vescovo – non poteva essere contenuta da nessun cuore, tantomeno da un cuore come tutti i nostri cuori segnati dal peccato, peccato che toglie spazio ai nostri cuori. L’enormità di quella parola doveva avere lo spazio per essere accolta e questo spazio doveva essere vuoto” senza un’ombra di peccato capace di togliere spazio a questa parola. Ed è così che Maria viene pensata da Dio immacolata, “in un gioco tutto trinitario, dove la Vergine Maria viene pensata dentro la relazione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”.

È lo Spirito che “preserva la Vergine da ogni peccato, ed è così che il Padre consegna al Figlio una madre preservata da ogni peccato, ed è così che il Verbo eterno può essere accolto nel grembo della madre, è così che dalla Croce il Figlio guarda la madre e la vede come la realizzazione dell’opera della redenzione in virtù della stessa Croce, la prende e la riconsegna al Padre. La Vergine Maria è totalmente immersa nel mistero della Santissima Trinità”.

Siamo chiamati a contemplare la Vergine Maria come “modello dell’umanità pensata da Dio prima del nostro peccato”, chiamati ad immergere la nostra vita nella misericordia di Dio.

Mentre il Vescovo parlava, a Roma in San Pietro il Papa apriva il Giubileo della Misericordia. “Questo Anno Santo della Misericordia – ha detto Mons. Viola – è per noi desiderio di prendere il mondo e metterlo a bagno nella misericordia di Dio perché possa essere purificato, immerso nella Pasqua, reso immacolato. Tutti noi abbiamo bisogno di questa purificazione, profonda, intima”.

“La Vergine Maria – sono ancora parole del Vescovo – è modello di quello che la Chiesa è; siamo invitati a vivere la stessa docilità di Maria”, ad abbandonarci all’abbraccio di Dio, fiduciosi, certi del suo agire, che è consegna totale al suo amore, che non chiede assicurazioni.

“Concedici, Signore, per intercessione della tua Vergine Madre, di poter imparare docilità, di lasciarci raggiungere dalla tua misericordia che salva, che trasforma, che trae il bene dal nostro male. Permettici di godere della grazia di questo Giubileo, inaspettato, gratuito, che vuole lavare il mondo e ciascuno di noi dentro la tua misericordia. Concedici di approfittarne, dando segnali, vivi e veri, di conversione, nostro ‘eccomi’ al tuo disegno di amore per noi”.

Con questa preghiera che sgorgava dal suo cuore il Vescovo chiudeva l’omelia.

Al termine della funzione il parroco del Duomo, mons. Carlo Curone, ha voluto ricordare il primo anniversario dell’ordinazione episcopale di Mons. Viola, avvenuta il 7 dicembre 2014 ad Assisi.

Data: 10/12/2015



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