Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

I DOMENICA DI QUARESIMA

Le letture della domenica  

PRIMA LETTURA (Dt 26,4-10)
Professione di fede del popolo eletto.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 90)

Rit: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

SECONDA LETTURA (Rm 10,8-13)
Professione di fede di chi crede in Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

VANGELO (Lc 4,1-13)

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

IL SANTO

1/san pedro de jesus maldonado lucero_1.jpgS. Pedro de Jesus Maldonado

L’11 febbraio è il giorno della festa della Madonna di Lourdes e nella stessa data la Chiesa fa memoria anche di un suo figlio morto martire per amore del Vangelo e molto devoto alla Vergine Maria. Parliamo di san Pedro Maldonado Lucero, sacerdote messicano appartenente al gruppo di 25 martiri canonizzati il 21 maggio 2000, da Giovanni Paolo II.
Questi furono uccisi negli anni della persecuzione anticattolica, iniziata nel 1917 dopo che fu promulgata in Messico una nuova Costituzione, ispirata a principi anticlericali, e acuita a partire dal 1926.
Pedro Maldonado nacque nella citta di Chihuahua, il 15 giugno 1892, in una famiglia con sette fratelli. A 17 anni entrò in Seminario e mentre era ancora studente, scrisse: “Voglio avere il mio cuore sempre rivolto al cielo e al tabernacolo”.
Le sue parole non erano solo l’espressione di un seminarista entusiasta, ma il programma di vita che lui volle adottare quando divenne prete.

Ordinato nel febbraio del 1918, celebrò la sua prima Messa l’11 febbraio a Chihuahua, il giorno della Madonna di Lourdes.

Poi fu mandato come parroco a Santa Isabella, una parrocchia di Chihuahua.

Innamorato di Gesù era sensibile ai bisogni della gente e passava lunghe ore davanti al tabernacolo.

Cercava di far conoscere Cristo ai suoi parrocchiani e diventò un fervente animatore di molti turni di adorazione notturna. Soprattutto a partire dal 1931, quando il governo iniziò ad applicare drasticamente le leggi anticattoliche, cominciò a vivere sulla sua pelle la persecuzione religiosa.

Il 10 febbraio 1937, Mercoledì delle Ceneri, celebrò l’Eucarestia, impartì le ceneri e si dedicò alla confessione. Improvvisamente si presentò un gruppo di uomini armati per arrestarlo.

Padre Pedro nella fretta riuscì solo a portare con sé un ciborio con dentro alcune ostie consacrate.

Quando giunsero alla sede della polizia fu insultato e picchiato. Un colpo di fucile esploso sulla fronte gli fratturò il cranio e gli fece saltare l’occhio sinistro e lui cadde a terra. Anche le ostie si sparsero per terra e uno dei carnefici con disprezzo ne prese una e gliela dette.
In questo modo si compì il suo desiderio di ricevere Gesù prima di morire. Agonizzante fu trasportato in ospedale e, il giorno seguente, anniversario della sua ordinazione sacerdotale, morì. Le reliquie sono conservate nella Cattedrale di Chihuahua.

Data: 10/02/2016



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