Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Veglia di preghiera diocesana per le vocazioni

Tortona Giovedì 14 aprile è stata presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola in cattedrale

TORTONA - Giovedì 14 aprile, in cattedrale, si è svolta la Veglia di preghiera in occasione della 53^ Giornata Mondiale per le Vocazioni, animata dalla Corale “San Luigi Versiglia” di Oliva Gessi.

In un contesto denso di preghiera, insieme al Vescovo,  i presenti si sono raccolti per sostenere spiritualmente la Chiesa, invocando “il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe” (Lc 10, 2b). 
Pregando per le vocazioni religiose al ministero sacerdotale e di speciale consacrazione abbiamo ricordato che la vocazione, evento totalizzante della vita di ogni uomo e donna, trae la sua fonte dall’incontro col Risorto che tutti noi siamo chiamati a vivere, nella gioia e nella speranza del tempo di Pasqua che stiamo vivendo.

L’incontro con Gesù Cristo deve essere comunicato sotto la spinta irrefrenabile dello Spirito Santo, facendosi sorprendere dal dono del suo amore. 
La missione del battezzato è proprio quella di annunciare la “bella notizia” che siamo tutti figli di uno stesso Padre che è nei cieli.

La veglia, articolata in tre momenti, ha visto la lettura di alcuni passi del messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Vocazioni 2016. 
Il Santo Padre ricorda come la Chiesa sia madre di vocazioni: la chiamata di Dio avviene attraverso una mediazione comunitaria imprescindibile.

Credere la Chiesa vuol dire essere inseriti in una “con-vocazione”: si cammina alla luce del Signore Gesù insieme ai fratelli e alle sorelle, in un dinamismo ecclesiale della chiamata che è antidoto all’indifferenza e all’individualismo.

Un chiaro segno dell’autenticità di un carisma è la sua ecclesialità, la sua capacità di integrarsi armoniosamente nella vita del “popolo santo” di Dio per il bene di tutti.

Come sottolinea il Papa, la vocazione cresce e si sviluppa nella Chiesa ed è sostenuta da essa. 
Dopo l’impegno definitivo, il cammino vocazionale nella Chiesa non finisce, ma continua nella disponibilità al servizio, nella speranza e nella formazione permanente. 
Alcuni segni hanno evidenziato le parole del Papa: l’aspersione con l’acqua benedetta e la rinnovazione delle promesse battesimali, seguite dell’offerta dell’incenso davanti all’urna di San Marziano 
Questi gesti hanno fatto rivivere nei presenti la condizione tipica di popolo di sacerdoti, re e profeti, rinati nell’acqua e nello Spirito. 
La proclamazione del capitolo 25 del Vangelo di Matteo ha permesso di nutrirsi della Parola di vita, che ci spinge alla carità vera.

Il Vescovo, nel momento di riflessione, ha sottolineato come la vita di ciascuno, nel suo mistero di infinita bellezza, sia vocazione, sia una chiamata di Dio che attende la risposta personale nella gratitudine e orienta la nostra esistenza.

Qualunque sia la nostra vocazione essa è una parola d’amore detta sulla nostra vita: nell’incontro finale col Signore, a faccia a faccia, non conteranno i meriti che ci attribuiamo spesso con insolenza, ma la profondità della relazione con Lui, anche quando non lo riconosciamo.

Un incontro decisivo con il Signore che si è fatto povero, affamato, profugo, assetato, carcerato, derelitto, umiliato nella dignità e naufrago dell’esistenza e che assumerà contorni diversi in relazione alla nostra vocazione.

Il Vescovo, al termine della Veglia, ha annunciato di aver affidato a don Enrico Bernuzzi la Pastorale Vocazionale.

Il sacerdote ha ricevuto anche l’incarico di Delegato diocesano presso il Seminario di Valmadonna.

Stefano, Daniele, Giuseppe

Seminaristi di Tortona

Data: 20/04/2016



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