Giovedì, 18 Aprile 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO: la riflessione del Vescovo

LE LETTURE DELLA DOMENICA  

PRIMA LETTURA (Gen 18,20-32)
Non si adiri il mio Signore, se parlo.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)

Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

SECONDA LETTURA (Col 2,12-14)
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

VANGELO (Lc 11,1-13)

Chiedete e vi sarà dato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

LA SANTA

1/salles.jpgS. Carmen Sallés Barangueras

Il 25 luglio la Chiesa fa memoria di Santa Carmen Sallés y Barangueras, fondatrice della Congregazione delle Concezioniste Missionarie dell’Insegnamento.
E’ stata proclamata santa da papa Benedetto XVI nel 2012 e beatificata nel 1998.

Nacque a Vic, vicino a Barcellona il 9 aprile 1848.
I suoi genitori le diedero una solida formazione cristiana. Nella sua famiglia imparò a pregare e a cercare la volontà di Dio.

Fin da piccola nutrì un grande amore filiale per la Vergine Maria.
Volendo rispondere all’inquietudine che avvertiva dentro di sé, dedicò lungo tempo alla preghiera.

Cercò il consiglio di persone autorevoli prima di prendere una decisione.
Soffrì molto prima di vedere che il suo progetto vocazionale era diventato realtà.

Nel 1869 entrò nell’Istituto delle Adoratrici del SS. Sacramento.
Scoprì la chiamata all’educazione come mezzo di prevenzione, alla luce del Mistero di Maria Immacolata.

Nel 1870 entrò nella congregazione delle Domenicane dell’Annunziata, dove si dedicò all’educazione di bambine, giovani e operaie per 22 anni.

Dopo aver pregato molto e chiesto consiglio, nel 1892 abbandonò questa istituzione insieme a tre consorelle: Candelaria Boleda, Remedios Pujol ed Emilia Horta. Il 15 ottobre 1892, Carmen e le sue compagne arrivarono a Burgos e trovarono nel vescovo Manuel Gòmez Salazar, un grande protettore, il quale il 7 dicembre dello stesso anno, concesse l’approvazione diocesana alla nuova congregazione che si chiamava Concezioniste di San Domenico e autorizzò l’apertura della prima scuola Concezionista.
La santa però per le proteste delle Domenicane di Vic, tolse nel nome il riferimento a san Domenico e il nome divenne Concezioniste Missionarie.

Fondò 13 “Case di Maria Immacolata”, come chiamava le sue comunità in tutta la Spagna e guardò al Brasile e all’Italia.
Cristo Redentore e Maria Immacolata furono i suoi due grandi amori e si lasciò modellare da loro.
Spesso diceva: “Finché ci saranno giovani da educare e valori da trasmettere, le difficoltà non contano”. Morì a Madrid il 25 luglio 1911.

Daniela Catalano

 

Data: 24/07/2016



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