Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Il mandato ai lettori della Parola

Consegnato dal Vescovo. Gli iscritti ai corsi di Casteggio e Novi erano 458

TORTONA - Domenica 30 ottobre, in Cattedrale, durante la celebrazione dei II Vespri della XXXI Domenica del Tempo Ordinario, presieduti dal Vescovo, è stato conferito l’incarico ai lettori della Parola di Dio.
Questo momento è stato l’atto conclusivo del primo Corso diocesano di formazione per lettori che si è svolto nel mese di ottobre il lunedì e il mercoledì in due sedi diverse, a Casteggio nella parrocchia Sacro Cuore e a Novi Ligure nella parrocchia di San Pietro.

Il corso ha ottenuto un’adesione davvero considerevole.

Ben 458 gli iscritti che per tre sere hanno partecipato ai tre interessanti incontri che hanno approfondito i seguenti temi: “Dio parla al suo Popolo”, “La Parola di Dio trasmessa dalla Chiesa (Canone e ispirazione)” e “La Parola di Dio proclamata nella Liturgia”.

I relatori sono stati don Francesco Favaretto, don Maurizio Ceriani, don Paolo Padrini e don Claudio Baldi che con chiarezza e competenza hanno dato ai partecipanti la possibilità di approfondire la conoscenza della struttura della Bibbia e dei suoi contenuti.

Durante l’ultima serata è intervenuta anche Valentina della ditta WebAudio, che si occupa di impianti di amplificazione, la quale ha tenuto una breve lezione sull’intonazione della voce e sul modo di porsi quando si legge di fronte all’assemblea.

Nella cerimonia di domenica scorsa, dopo il canto dei salmi, è intervenuto Mons. Vittorio Viola che ha preso spunto dalla lettura scelta tratta dal Libro di Neemia, che racconta del popolo di Israele nell’atto di ascoltare la Parola del Signore, una Parola che “impressiona” per la sua forza e per la capacità di spronare gli animi provati dal lungo esilio.

La Scrittura parla dell’alleanza e del patto d’amore siglato tra Dio e la sua stirpe.

Quando poi Gesù nella sinagoga legge il passo di Isaia, 61 la Parola di Dio diventa carne perché è lui stesso, è il Signore annunciato dal profeta.

“Ogni pagina della Scrittura è Gesù Cristo e quando viene proclamata è il Signore risorto che parla all’assemblea”: con forza il Vescovo ha sottolineato questo aspetto e ha proseguito affermando che “proclamare la parola all’assemblea ci rende partecipi del desiderio del Signore di raggiungere il cuore di ogni uomo.
Ci fa strumento della sua voce.
La scrittura proclamata nell’azione celebrativa ritrova il suo ambiente vitale perché prima di essere stata scritta su pagina, è stata esperienza di Chiesa che è stata custodita nella celebrazione”.

Essere ministri della Parola, dunque “è un dono di misericordia per chi lo vive” perché chi la proclama si mette al servizio del Signore”.

La Scrittura, inoltre, “dice sempre cose nuove” e non torna mai indietro “senza operare ciò per cui è stata mandata” come dice Isaia, ecco perché è un dono impegnativo che non può lasciare indifferenti.
Per proclamare bene la Parola è importante “crescere nella qualità dell’ascolto” e non cedere mai alla tentazione di “credere di conoscerla e di non doverla approfondire”.

L’esortazione del Pastore diocesano ai “ministri della lettura” è stata proprio quella di farsi animatori nelle proprie comunità di piccoli gruppi di approfondimento e di studio perché “senza la Scrittura non c’è celebrazione”. Dopo la riflessione del Vescovo si è svolto il rito del mandato e a tutti i lettori è stata consegnata una copia del Vangelo.

Daniela Catalano

Data: 02/11/2016



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