Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Adulti SottoSopra in Casa Alpina

Il campo dell’Azione Cattolica dal 5 all’8 gennaio con don Centomo

BRUSSON - Dal 5 all’8 gennaio la Casa Alpina “La Montanara” di Brusson, fiore all’occhiello dell’AC e della diocesi di Tortona, è diventata una casa “sottosopra” col campo adulti.

Sottosopra è il capovolgimento della logica del mondo, è il sasso che diventa pietra viva e si trasforma in mangiatoia d’amore.
Gesù ci ha lasciato il messaggio che mette sottosopra ogni logica umana col carattere della universalità.
Gesù col suo messaggio ci fa mettere a fuoco ciò che conta davvero anche se tutto appare sottosopra portandoci a fissare lo sguardo verso una direzione precisa e piano piano si scopre che quella direzione è l’unica che può darci la vera gioia.

A guidare i lavori è stato don Emilio Centomo assistente nazionale adulti di AC, che ci ha fatto sperimentare la dinamica formativa che guida i cammini di AC: vita, Parola, vita.

Dinamica spirituale che sui tre passi (la vita si racconta, la Parola illumina, la vita cambia) ci conduce dalla vita alla Parola e dalla Parola alla vita.

La vita è stata “raccontata” da Fabio, Milena, Luca e Anna Chiara, che hanno condiviso con noi esperienze di accoglienza dei migranti, l’incontro con i cristiani perseguitati nel Kurdistan Irakeno e la “resilienza” vissuta nella città di Casale di fronte al dramma causato dall’eternit.

Sono emersi il vissuto dell’adulto, la ricerca dell’essenziale, la cura delle relazioni, gli sguardi, le energie della vita adulta, la volontà di poter armonizzare i cambiamenti.

La Parola illumina: don Emilio ci ha guidati a scoprire il legame tra l’alfabeto della vita e l’alfabeto della Parola.

Ogni storia vissuta, ogni vita umana, cerca e trova orizzonte di senso dentro una grande narrazione.

Quando la storia della Salvezza incrocia la nostra piccola storia, la innesta in sé rendendola anch’essa storia di Salvezza, come i discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35) il nostro cuore arde quando la Parola ci spiega la vita.

La vita cambia, è stata la dinamica più vissuta e sentita in quanto ognuno si è raccontato.
Questo terzo passo del nostro percorso ci ha chiesto di non fermarci al racconto e all’ascolto, ma di individuare quale cambiamento possibile può nascere dall’intreccio tra vita e Parola per la nostra esistenza.
Dopo l’incontro con la Parola si torna alla vita, ma senza la fretta di arrivare subito. Occorre che la grazia ricevuta faccia il suo corso e diventi gioia, pace e riconoscenza.

L’adulto ha bisogno di compiere il suo percorso aiutandosi (alcuni suggerimenti) con un taccuino, con una regola di vita, con il discernimento e con un accompagnatore spirituale.

Quindi l’invito è a vincere il “si è sempre fatto così”.

Oggi ci sono processi culturali diversi e dobbiamo saper leggere la realtà che è fatta di volti, di storie di persone e di comunità che sono attorno a noi e meritano di essere accolte nella loro concretezza.

Dobbiamo valorizzare lo straordinario dono di essere associazione, di essere A-zione Cattolica.
In un mondo sottosopra che ha sfilacciato i rapporti umani, il sapersi in relazione, l’essere Associazione è l’antidoto sano contro il virus dell’individualismo di questa società.
Per fare ciò non dobbiamo occupare spazi, ma dobbiamo generare processi. L’Azione Cattolica, che educa le persone ad una intensa vita spirituale, deve aiutare a non staccare la spina dal vissuto, bensì ad assumerlo dentro vite abitate e alimentate dalla Parola.
È un impegno!

Grazie don Emilio, grazie a tutti i partecipanti adulti per aver messo testa-cuore sottosopra.

Raffaele Bonaventura
presidente diocesano di AC

Data: 13/01/2017



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