Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mons. Guido Marini
Vescovo

Giornata internazionale contro la tratta di persone

Giornata internazionale contro la tratta di persone

L’8 febbraio si è svolta la Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone

Sono bambini, non schiavi!

VOGHERA - Raccogliendo l’invito dell’USMI nazionale, ma anche la sollecitazione di alcuni laici, i religiosi e le religiose di Voghera hanno voluto celebrare la III Giornata Mondiale di Preghiera contro la Tratta di Persone.

Il tempo a disposizione non era molto: la ricorrenza, in occasione della memoria di Santa Giuseppina Bakhita, l’8 febbraio, seguiva immediatamente la Giornata per la Vita Consacrata.

Scegliere il momento più opportuno, nel tentativo di mettere d’accordo i vari impegni, non era facile.

Abbiamo concordato che mercoledì 8 febbraio avremmo celebrato la Santa Messa in memoria di Santa Giuseppina Bakhita (nella foto) in tutte le nostre chiese e cappelle e giovedì 9 febbraio ci saremmo inseriti nell’ora di adorazione che avviene ogni settimana dalle 17 alle 18 presso la parrocchia San Pietro Apostolo, retta dai sacerdoti dell’Opera Don Orione.

Alla celebrazione hanno partecipato – almeno attraverso un rappresentante – le cinque comunità religiose presenti in città: i frati Francescani (padre Cristoforo Paszkiewicz era il celebrante), i sacerdoti Orionini (don Loris Giacomelli ha guidato la preghiera), i padri Barnabiti (padre Giovanni Sala ha proclamato il Vangelo), le suore Agostiniane e le suore Benedettine (io stessa ho presentato tre brevi flash sullo sfruttamento dell’infanzia nel mondo).

Abbiamo utilizzato il testo preparato dal comitato promotore (costituito da Talitha Kum Uisg Usg, la Rete internazionale della vita consacrata contro la tratta di persone, in coordinamento con il Dicastero per la vita consacrata, il Pontificio Consiglio di giustizia e pace, il Pontificio Consiglio dei migranti e itineranti, l’Accademia delle scienze vaticane, Caritas Internationalis, l’Unione internazionale delle associazioni femminili cattoliche e il gruppo di lavoro contro la tratta della Commissione giustizia e pace delle Unioni internazionali delle superiore e dei superiori generali), magistralmente completato dalla presentazione di don Loris, dall’introduzione e dall’omelia di padre Cristoforo.

In Messico risultano scomparsi 45 mila bambini e c’è una lista ufficiale di 3 mila indagini preliminari sui minori rapiti nel corso dell’ultimo anno e mezzo, sottratti per sfruttamento sessuale, vendita e traffico di organi (Agenzia Fides 12 agosto 2014).

In India sono più di 200 mila i bambini costretti a lavorare, privati dell’istruzione e delle loro necessità di base, sfruttati in condizioni del tutto precarie nel mondo del lavoro (Agenzia Fides 6 dicembre 2016).

Migliaia di bambini in Africa, nella Repubblica Democratica del Congo lavorano in condizioni pericolosissime nelle miniere per estrarre il cobalto usato dalle multinazionali per le batterie di smartphone e tablet.

Provocati da questi dati, assieme ai numerosi fedeli presenti, abbiamo preso coscienza del grande valore che Gesù attribuisce alla vita di ogni bambino (Mt 18,1-6), che purtroppo viene minacciata da adulti malati, assetati di piacere o di denaro.

La situazione, a due secoli dall’abolizione ufficiale della schiavitù, è gravissima.

“Infatti – afferma suor Gabriella Bottani, missionaria comboniana, coordinatrice del comitato per la giornata – non abbiamo mai avuto tanti schiavi nel mondo come oggi.
E tra questi, circa un terzo sono minori.
Un fenomeno in continua crescita, estremamente preoccupante e drammatico”.

Si calcola, infatti, che negli ultimi trent’anni circa trenta milioni di bambini siano stati coinvolti nella tratta.
E ancora oggi, nel mondo, ogni due minuti, una bambina o un bambino è vittima di sfruttamento sessuale.

Mentre sono più di duecento milioni quelli costretti a lavorare, spesso in gravi condizioni di sfruttamento.
Per un giro d’affari illegale stimato globalmente attorno ai 150 miliardi di euro.

Un business enorme, che in alcune regioni del pianeta, compresa l’Europa, rende più del traffico di droga e di armi (Anna Pozzi in: L’Osservatore Romano, Anno CLVIII n. 31, 8 febbraio 2017, pag. 7).

Concludendo, prima della benedizione eucaristica, così ci siamo rivolti a Dio Padre: “Ancora una volta, o Padre, ti supplichiamo per i bambini e le bambine vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza: possano sentire l’amore di Dio e le loro ferite siano guarite e risanate.

Non permettere che restiamo in silenzio e indifferenti, ma donaci la generosità, la sapienza e la forza per servire l’infanzia nella Chiesa e nella società, offrendo tempo e risorse umane e spirituali alla Tua opera d’amore per i piccoli e i deboli”.

È stata una bella esperienza, che si auspica venga ripetuta in futuro anche in altre località.

Suor Maria Luisa Contotti
Suore Benedettine di Voghera

Data: 15/02/2017



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