Colletta del Venerdì Santo per sostenere la Custodia di Terra Santa
La colletta del Venerdì Santo per la Terra Santa è ormai tradizione consolidata da molto tempo.
Per il loro significato storico, ma ancor più per la loro implicazione teologicoreligiosa, i luoghi che nel loro insieme vengono chiamati Terra Santa, costituiscono un “patrimonio” da conoscere, venerare, da amare e custodire con particolare impegno e dedizione a vari livelli.
Nei numerosi siti che compongono la Terra Santa vivono da secoli comunità cristiane ed opere per le quali tutta la Chiesa è chiamata a farsi carico. L’impegno dei Frati francescani ai quali compete il servizio pastorale e la cura pluriforme delle comunità cristiane (e non solo quelle) è davvero ammirevole ed oneroso sotto molti aspetti.
Si tratta di un servizio molto prezioso svolto dalla Custodia che si realizza in vari modi. Uno di questi servizi è quello della scuola. Sono gestite una quindicina di istituti frequentati da circa 10 mila studenti ai quali è impartito un ottimo livello di formazione.
Un altro ambito importante e assai significativo è quello del lavoro.
La Custodia offre opportunità lavorative ai cristiani locali e accompagna l’intraprendenza delle capacità imprenditoriali.
Mentre in passato c’era stata una buona fioritura di attività artigianali e di strutture ricettive alberghiere grazie all’afflusso dei pellegrini e dei turisti, in questi anni recenti si è verificata una drastica contrazione delle attività lavorative, con le immaginabili conseguenze.
Per mancanza di lavoro molti – soprattutto giovani – sono emigrati.
Un altro problema è quello della casa.
La Custodia cerca di andare in contro alle esigenze abitative, in particolare per i giovani che intendono formare una famiglia.
Si offrono contributi per i canoni d’affitto o per le spese di condominio.
Nei territori dove non esiste assistenza sanitaria la Custodia paga le cure mediche e i ricoveri ospedalieri a chi ha redditi particolarmente bassi o è indigente.
Come pure offre strutture per anziani soli.
Un fenomeno in continua crescita è l’emergenza dei rifugiati e dei profughi che tocca tutto il Medio Oriente, cioè non solo la Terra Santa, ma anche la Siria, Giordania, Libano, Egitto, Cipro, Rodi dove la Custodia è presente.
Tutti paese coinvolti dalla guerra.
L’impegno dei circa 600 frati è davvero grande ed oneroso: merita ammirazione e sostegno.
Da ben 800 anni la loro presenza garantisce la cura e la salvaguardia dei luoghi che costituiscono le radici e le sorgenti della nostra fede in Gesù Cristo.
Chi ha – o ha avuto – la grazia di compiere un pellegrinaggio in Terra Santa si rende conto dell’importanza e della preziosità della presenza dei frati francescani custodi del grande patrimonio storico, archeologico, religioso, spirituale affidato loro.
La Colletta del Venerdì Santo, dunque, è una raccolta di fondi – peraltro obbligatoria come quella della Giornata missionaria mondiale e dell’Obolo di S. Pietro – per sostenere la presenza della Chiesa cattolica in Terra Santa. L’impegno dei frati minori pone una cura specifica a questa Colletta alla quale è stata data una spinta notevole dall’indimenticabile beato Papa Paolo VI con l’Esortazione apostolica “Nobis in animo” del 25 marzo 1974.
Va precisato che la Custodia di Terra Santa è una provincia (l’unica provincia internazionale) dell’Ordine francescano dei Frati minori che comprende i territori di Israele, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto, Cipro, Rodi.
Comprendendo la terra natale di Gesù, viene considerata la perla di tutte le Province e fu visitata dallo stesso San Francesco fra il 1219 e il 1220.
Con il sostegno generoso e doveroso di tutti noi cristiani, auguriamo ogni bene alla Terra Santa: shalom Gerusalemme!
Dino Savio
Data: 05/04/2017