Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE: Riflessione del Vescovo

PRIMA LETTURA 

La sua veste era candida come la neve. 

Dal libro del profeta Danile
7, 9-10,13-14

Io continuavo a guardare,
quand”ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candìdi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

SALMO RESPONSORIALE

Dal Salmo 96 (97)

Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. 

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Perché tu, Signore,
sei l'Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.

SECONDA LETTURA

Questa voce noi l 'abbiamo udita discendere dal cielo.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
1, 16-19

Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del
Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole
artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari
della sua grandezza.

Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui
questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l”amato, nel
quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi abbiamo udita
discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene
a volgere attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro,
 finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.

VANGELO 

Il suo volto brillò come il sole.

Dal Vangelo secondo Matteo
17, 1-9

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo
fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato
davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero
candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che
conversavano con lui.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi
essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e
una per Elia››. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa
li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l”amato: in lui ho posto il mio compiacimento.
Ascoltatelo››.

All”udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da
grande timore. Ma Gesù si avvcinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non
temete››. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a
nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell”uomo non sia risorto dai morti››.

LA SANTA

1/maria della croce.jpgS. Maria della Croce (Mary MacKillop)

L’8 agosto la Chiesa commemora Santa Maria della Croce, al secolo Mary Helen MacKillop, prima santa di origine australiana canonizzata il 17 ottobre 2010 da Benedetto XVI.

Nacque il 15 gennaio 1842 a Melbourne in Australia, primogenita di 8 figli di una coppia di cattolici scozzesi emigrati.

Il 15 agosto 1850 all’età di 8 anni ricevette la prima Comunione. Dopo aver ricevuto una buona istruzione in un collegio di suore, a  causa delle condizioni economiche familiari, a 14 anni cercò un lavoro.
A 18 anni si recò a Penola, un piccolo paese nell’Australia meridionale, per lavorare come istitutrice.
Incontrò in questa realtà il parroco don Julian Tenison Woods che vide in lei la soluzione provvidenziale al problema educativo dei suoi parrocchiani.
Nel 1866 Mary aprì una scuola cattolica ospitata in una rimessa per cavalli abbandonata. All’inizio fu aiutata dalle sue sorelle Anna e Alexandra, alle quali si unirono a altre giovani donne che permisero l’apertura di altre scuole.

Nacque così la congregazione religiosa delle “Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore” tra le quali Mary si consacra nel 1867 con il nome di “Maria della Croce”. La sua croce assunse molteplici forme: i gravi problemi di salute, i frequenti e lunghi viaggi con mezzi primitivi per terra e per mare, le privazioni della povertà, l’opposizione umana, la calunnia e la persecuzione.
Nominato responsabile per l’educazione della diocesi di Adelaide, padre Woods chiamò Mary e le consorelle nella capitale.
Le Suore di San Giuseppe, dette “Giuseppine” organizzarono scuole, orfanotrofi, case di accoglienza per ragazze in difficoltà e case per anziani. Si mostrarono pronte ad andare al seguito degli operai che costruivano le ferrovie e pronte a condividere la povertà delle famiglie dei lavoratori nelle miniere dell’entroterra dell’Australia.

Nel 1868 il vescovo di Adelaide, approvò l’istituto e le sue regole, scritte dallo stesso padre Tenison Woods. Nel 1870 le suore della comunità di Adelaide denunziarono al vescovo un sacerdote con l’accusa di abusi sessuali su bambini, il quale fu rimosso.
Ma un sacerdote suo amico, divenuto Vicario Generale della diocesi, cominciò a diffamare le suore accusandole di essere delle isteriche convinte di avere visioni e ispirazioni divine e la stessa santa fu accusata di essere alcolizzata.
Quando, nel 1871, lei tornò dopo un anno passato nello Stato del Queensland, il vescovo le impose di rimanere isolata dal resto della comunità e pretese la sua approvazione alla modifica della regola che poneva la congregazione alle dipendenze dirette dei vescovi e del clero locale. Il suo netto rifiuto venne punito con la scomunica.

Le fu proibito di avere contatti con le consorelle e visse per un anno ospite di una famiglia ebrea.
Prima di morire il 21 febbraio 1882 il vescovo revocò la scomunica e una successiva commissione episcopale la scagionò da ogni accusa.

Lei però decise di parlare direttamente alla Santa Sede e nel 1872 fu ricevuta da Pio IX che la incoraggiò.
Leone XIII nel 1888 diede l’approvazione definitiva all’istituto che divenne di Diritto Pontificio.
Nel 1899 Madre Mary fu rieletta all’unanimità superiora generale.
Nel maggio del 1902 fu colpita da ictus: la sua mente rimase lucida e intatta ma rimase paralizzato in tutto il lato destro del corpo.
Morì l’8 agosto 1909 a Sydney, dove fu sepolta nella cappella della Casa Madre delle Suore di San Giuseppe del S. Cuore.

Daniela Catalano

 

 

Data: 03/08/2017



Archivio Notizie


Diocesi di Tortona

p.zza Duomo, 12
15057 Tortona (AL)

CONTATTACI

Il magazine della Diocesi

Il Popolo

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP

La radio ufficiale della Diocesi

RadioPNR

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP


©2023 - Diocesi di Tortona