Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

I DOMENICA DI AVVENTO: riflessione del Vescovo

PRIMA LETTURA (Is 63,16-17.19; 64,2-7)
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!

Dal libro del profeta Isaìa

Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 79)

Rit: Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

SECONDA LETTURA (1Cor 1,3-9)
Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

VANGELO (Mc 13,33-37)

Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

IL SANTO

1/edmundo_campion.jpgSant’Edmund Campion

Il santo di questa settimana è l’inglese Edmund Campion che la Chiesa ricorda il 1° dicembre.

Nacque a Londra il 25 gennaio 1540 da genitori cattolici poi passati al protestantesimo, frequentò prestigiose scuole di Londra e già a 13 anni scrisse un discorso in occasione dell’ingresso a Londra della regina Maria Tudor.
Edmund entrò poi nel Collegio universitario di Oxford e i suoi compagni di studio si raccolsero intorno a lui sotto il nome di “campionisti”.

Nel 1564 prestò il giuramento anticattolico riconoscendo la supremazia religiosa della regina e si dedicò agli studi di filosofia aristotelica e di teologia.

Studiando capì che l’anglicanesimo non era altro che una deformazione dell’antica fede cristiana.

Abbandonò il servizio religioso protestante e gli studi e il 1° agosto 1569 lasciò Oxford per la cattolica Dublino, dove professò il cattolicesimo.
Si rifugiò a Douai in Francia, per entrare in seminario e completare gli studi teologici.

Fu ordinato suddiacono e poi entrò nella Compagnia di Gesù nel 1573, dove fu destinato alla provincia austriaca dell’Ordine.
Insegnò nel Collegio di Praga, fu ordinato sacerdote nel 1578 e si dedicò alla predicazione.
Nel 1580 fu destinato alla Missione inglese.

Saputo che era in Inghilterra la regina Elisabetta irritata diede ordine di arrestarlo.
Lasciò Londra e intraprese il suo ministero in forma itinerante, spostandosi da un paese all’altro nelle Contee del regno.

Rilasciò una dichiarazione in cui spiegava la spiritualità della sua missione e dichiarava l’intento dei gesuiti di voler riportare la fede cattolica nel regno, anche a costo della loro vita.

Il santo il 29 giugno 1581 sui banchi della chiesa di S. Maria ad Oxford fece trovare 400 copie di un opuscolo stampato di nascosto, in cui invitava la regina a ritornare nella Chiesa.

Il 16 luglio fu arrestato in casa di amici e tre giorni dopo fu condotto alla Torre di Londra, legato all’incontrario su un cavallo, con la scritta “Campion il gesuita sedizioso”, fu processato e torturato.
Riconosciuto colpevole fu condannato a morte.
Fu impiccato il 1° dicembre 1581 mentre professava la sua fede cattolica. Beatificato nel 1929 è stato canonizzato il 25 ottobre 1970 da Paolo VI.

Daniela Catalano

Data: 01/12/2017



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