I sacerdoti con il Vescovo a LOURDES
LOURDES - C’era una grotta. Una sorgente. Il tempo scandito dall’Ave del grande campanile. Il fiume. Era d’inverno. Poche unità di pellegrini. Quindici sacerdoti con il Vescovo. Ma soprattutto c’era Lei. “Aquero” a prendere possesso della sua nicchia ed ad impregnare il luogo della sua presenza. E a renderlo santo.
È questa la sintetica istantanea del corso di esercizi spirituali per sacerdoti che la Diocesi ha pensato, grazie all’organizzazione dell’OFTAL (era presente il presidente mons. Paolo Angelino) dall’8 al 12 gennaio a Lourdes.
Giorni di ascolto, di comunione e di preghiera. “Andate a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che si venga in processione”: così la Vergine il 2 marzo 1858 alla piccola Bernardette e proprio con queste parole Mons. Vittorio Viola ha dato inizio alla celebrazione di apertura del corso durante la messa nella cripta al pomeriggio del primo giorno, prima di scendere a Massabielle per il primo saluto alla Vergine.
Le tre giornate successive sono state scandite dal canto delle Lodi alla grotta a cui seguiva alle 9.30 la meditazione di Mons. Viola.
Tre intense meditazioni che hanno letto il messaggio di Lourdes alla luce della nostra vita sacerdotale: la povertà di Bernardette, come lo spazio vuoto scelto dalla Vergine per rivelarsi; la preghiera, in particolare la celebrazione eucaristica, vista nel suo rapporto con la Vergine Maria e la penitenza come partecipazione all’offerta del Signore Gesù.
Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla visita ai luoghi di Bernardette: il martedì la salita a Bartres dove nella chiesa parrocchiale è stata celebrata la Penitenziale con un appropriato esame di coscienza da parte dei presbiteri sugli impegni sacerdotali assunti il giorno dell’ordinazione; il mercoledì la visita al Cachot e alle memorie di Bernardette custodite in città fino alla chiesa parrocchiale mentre il giovedì l’adorazione e la toccante meditazione della Via Crucis lungo il tradizionale percorso della collina.
Tra tutto questo le visite personali alla grotta, soprattutto al mattino presto o alla sera tardi secondo i tradizionali richiami di Lourdes per la preghiera silenziosa per tutti e ciascuno, e il rosario alla grotta alle ore 18.00.
Vissuto con particolare coinvolgimento è stato il momento conclusivo degli esercizi venerdì mattina con la celebrazione eucaristica alla grotta e l’ultimo saluto alla Vergine prima del ritorno in Italia, portando la consolazione del sorriso di Colei che abita quella grotta, dove il cielo tocca la terra.
Claudio Baldi
Data: 17/01/2018