La catechesi pasquale e il rosario delle Misericordie. La solennità di Santa Croce in cattedrale
«Dalla morte di Gesù la nostra vita nuova»
TORTONA - Per la città il secondo lunedì di maggio è il giorno della festa patronale, nel quale i tortonesi si ritrovano in cattedrale, cuore della diocesi, per il solenne pontificale del vescovo e per pregare davanti alla preziosa reliquia della Croce.
La ricorrenza è legata al ricordo del “ritrovamento della croce” (“Inventio Crucis”) avvenuto per opera di Sant’Elena, madre di Costantino. Nel primo altare della navata destra del duomo in un antico reliquiario sono custoditi da secoli alcuni frammenti del legno e due spine della corona di Gesù. Quest’anno, purtroppo, la pandemia non ha permesso di pregare insieme ai piedi della croce, ma è stato comunque possibile farlo in streaming, seguendo la celebrazione eucaristica che è stata trasmessa in diretta sui siti di Radio PNR e del Popolo. La Messa, alle ore 18, in cattedrale, a porte chiuse, è stata presieduta dal vescovo, con il parroco don Claudio Baldi, don Luca Ghiacci e il diacono Ernesto Stramesi e ha visto la partecipazione del sindaco, Federico Chiodi, in rappresentanza di tutta la cittadinanza.
Mons. Viola in apertura della funzione ha ricordato il vice comandante della Polizia Locale Andrea Gastaldo e tutte le vittime del Coronavirus dall’inizio dell’epidemia a oggi.
Ha poi rivolto un saluto affettuoso al primo cittadino, ringraziandolo per il suo impegno e la sua disponibilità.
«Per la nostra città è un privilegio avere la reliquia ed è un dono impegnativo perché molto prezioso»: con queste parole Padre Vittorio ha iniziato la sua omelia e, rivolgendosi alle centinaia di fedeli collegati sul web, ha detto: «La croce è la misura estrema dell’amore di Dio per noi e la nostra città ha bisogno di questa medicina perché la potenza del suo amore, oltre a dare senso alla nostra sofferenza, ci rende capaci di trasfigurare tutto, anche i momenti bui come quelli che stiamo vivendo».
Anche nella catechesi pasquale di mercoledì 6 maggio Mons. Viola, commentando i primi 21 versetti del capitolo 10 del vangelo di Giovanni, con la parabola del “buon pastore”, aveva spiegato che Gesù è il “pastore bello” perché «Lui conosce le sue pecore e le ama al punto di morire per loro».
“Sul tronco salutifero della croce” è possibile scoprire la “vita nuova” in cui «il cielo si apre sulla terra e il tempo esplode nell’eternità».
Giovedì 7 maggio, alle ore 18, il vescovo ha guidato la preghiera del Rosario, recitato ai piedi della Vergine Maria nel santuario della Madonna della Guardia di Tortona, promosso dai volontari delle “Misericordie”, nell’ambito dell’iniziativa nazionale di preghiera per il mese mariano organizzata dal movimento di volontariato.
Daniela Catalano
Data: 16/05/2020