Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

TUTTI I SANTI

TUTTI I SANTI

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (Ap 7,2-4.9-14)
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-3)
Vedremo Dio così come egli è.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.

VANGELO (Mt 5,1-12a)
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

IL BEATO

1/campidelli.jpgBeato Pio di San Luigi

Il Martirologio Romano il 2 novembre ricorda il beato Pio di San Luigi. Luigi Nazareno Francesco Campidelli nacque nella frazione Trebbio di Poggio Berni, vicino a Rimini, il 29 aprile 1868, quartogenito di sei figli e crebbe in una famiglia molto cristiana.

Fin da ragazzo fu devoto alla Madonna, al Santissimo Sacramento e a Gesù Crocefisso. Nel 1874 rimase orfano di padre, morto per febbre tifoidea e, l’anno successivo, Luigi iniziò a frequentare la scuola privata aperta a Trebbio dal cappellano locale. Nel 1878, a San Vito, ora frazione di Santarcangelo di Romagna, vicino a Poggio Berni, arrivarono i padri Passionisti nel vicino santuario cinquecentesco della Madonna di Casale (noto per un affresco raffigurante la Vergine con il Bambino). Luigi si avvicinò così per la prima volta alla congregazione e quando finì le scuole, il 2 maggio 1882, a 14 anni, poté entrare nel convento passionista edificato accanto alla chiesa di Casale.

Il 27 maggio incominciò l’anno di noviziato, scelse il nome di Pio, e fu il primo della comunità a fare la professione dopo la soppressione degli ordini religiosi, nel 1866, in seguito all’Unità d’Italia. Entrato nella congregazione dei Passionisti, trovò il clima favorevole per sviluppare la sua aspirazione dominante a vivere in unione con Dio nell’esercizio del ministero sacerdotale.

A 16 anni, il 29 aprile 1884, pronunciò i voti come passionista. Nei due anni seguenti Pio terminò il biennio del liceo classico, dedicandosi poi allo studio della filosofia e della teologia. Il 17 dicembre 1887, nel duomo di Rimini, ricevette l’ordine sacro e la consacrazione a Dio. L’anno dopo cominciò a manifestarsi la tubercolosi e il giovane accettò tutti i dolori senza mai lamentarsi.

Pur soffrendo tanto, accoglieva chiunque con un sorriso e cercava di consolare la madre e i familiari che lo visitavano. Alle 22.30 del 2 novembre 1889, all’età di 21 anni, Dio lo chiamò a sé e continuò a essere “sale della terra” dopo la sua morte.

Fu sepolto nel camposanto di San Vito e subito fu chiamato il “santino di Casale”.

Il 6 maggio 1923 il suo corpo fu traslato nel santuario della Madonna di Casale e collocato sotto l’altare della Vergine che lui tanto amò. Il 21 marzo 1983 Giovanni Paolo II proclamò Pio venerabile. Il 17 giugno 1985, durante la ricognizione canonica, le sue ossa furono trovate in stato di perfetta conservazione. Il 17 novembre 1985 fu beatificato. Nella congregazione dei Chierici Scalzi di Nostro Signore Gesù Cristo (Passionisti) la memoria è celebrata il 3 novembre.

Daniela Catalano

Data: 01/11/2020



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