Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (Gn 3,1-5.10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.

Dal libro del profeta Giona

Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Fammi conoscere, Signore, le tue vie.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA (1Cor 7,29-31)
Passa la figura di questo mondo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!

VANGELO (Mc 1,14-20)
Convertitevi e credete al Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

LA BEATA

Beata Laura Vicuña

1/laura 2.jpgIl 22 gennaio ricorre la memoria liturgica della Beata Laura Vicuña, un’adolescente beatificata il 3 settembre 1988 anno del centenario della morte di don Bosco.
Laura del Carmen Vicuña nacque a Santiago del Cile, il 5 aprile 1891, in un momento in cui la capitale cilena era attraversata da tensioni politiche e militari. Il padre fu costretto all’esilio e dovette trasferirsi sulle Ande.

Dopo la morte del padre, la madre, con Laura e la sorella Giulia Amanda si trasferì nella regione argentina del Neuquén e iniziò a lavorare nella tenuta agricola di Manuel Mora, uno dei colonizzatori della Patagonia, di cui divenne la compagna.
Per dare alle bimbe un’istruzione adeguata,la madre le affidò a un collegio tenuto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, situato a Junín de los Andes. Laura si dimostrò un’allieva modello: impegnata nella preghiera, attenta, disponibile con le compagne, sempre allegra e volenterosa. Entrò nell’Associazione delle Figlie di Maria.
Un giorno, mentre una suora, durante il catechismo, spiegava il sacramento del matrimonio, Laura comprese la situazione di peccato della madre e perché non si accostasse ai sacramenti, e improvvisamente svenne.
Da quel momento aumentò preghiere e sacrifici per la conversione della mamma. Il 2 giugno 1901 ricevette la Prima Comunione e scrisse alcuni propositi, molto simili a quelli di san Domenico Savio.

Durante un’estate a casa, il compagno della mamma cercò di molestare Laura che si difese con forza. Il 29 marzo 1902 le due sorelline ricevettero la cresima.
In tale occasione lei chiese di essere ammessa tra le postulanti delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ma ottenne una risposta negativa a causa della situazione familiare.
Il mese successivo, però, emise privatamente i voti di castità, povertà e obbedienza, consacrandosi a Gesù e offrendogli la propria vita.
Verso fine anno iniziò ad avere problemi di salute che peggiorarono nel 1903.
Nel gennaio 1904, già molto malata, mentre si trovava in un appartamento con la madre, giunse in visita il suo compagno e la giovane per evitarlo scappò verso il collegio ma l’uomo la inseguì e la percosse.
Giunta in collegio rinnovò l’offerta della propria vita per la conversione della mamma.
Il 22 gennaio raccontò alla madre il gesto d’amore compiuto per lei e la donna comprese il suo errore. Laura allora morì serenamente esclamando: «Grazie, Gesù! Grazie, Maria! Ora muoio contenta!».
La sua tomba si trova a Bahia Blanca, in Argentina, nella cappella del collegio “Maria Ausiliatrice”, ed è meta di pellegrinaggi da tutta l’America Latina.

Daniela Catalano

Data: 23/01/2021



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