XXV Giornata mondiale della Vita Consacrata
La riflessione di don Maurizio Ceriani, vicario episcopale per i religiosi, sulla ricorrenza della XXV Giornata mondiale della Vita Consacrata
TORTONA - In occasione della XXV Giornata mondiale per la Vita Consacrata, di martedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, abbiamo chiesto a don Maurizio Ceriani, vicario episcopale per i religiosi e i diaconi permanenti, una riflessione su questo importante appuntamento diocesano.
La celebrazione del prossimo 2 febbraio si confronta quest’anno con la grande prova della pandemia.
Quasi profeticamente Papa Francesco nell’omelia dello scorso anno, a pochi giorni dallo scatenarsi dell’emergenza Covid, invitava con forza ad assumere uno sguardo vero sulla storia: «La vita consacrata è questa visione. – diceva – È vedere quel che conta nella vita. È accogliere il dono del Signore a braccia aperte, come fece Simeone.
Ecco che cosa vedono gli occhi dei consacrati: la grazia di Dio riversata nelle loro mani.
Il consacrato è chi ogni giorno si guarda e dice: ‘Tutto è dono, tutto è grazia’».
I religiosi sono, nelle nostre comunità, le sentinelle capaci di “vedere quel che conta nella vita”, testimoniarlo e magari anche insegnarlo al popolo di Dio, soprattutto in questi frangenti.
La missione attuale dei religiosi, l’oggi in cui vivere la consacrazione in tempo di pandemia, è questa silenziosa testimonianza di speranza che aiuta a vedere la fecondità della grazia di Dio proprio nella prova.
Pensiamo alla grande fatica che molte comunità religiose della diocesi hanno vissuto in questo ultimo anno, ai confratelli e alle consorelle che sono state vittime del terribile virus, ai ritmi della vita – e a volte anche della preghiera – sconvolti come mai accaduto prima.
Eppure questo tempo di croce ha aiutato a capire ciò che conta veramente nella vita, perché gli occhi dei religiosi e delle religiose hanno continuato a guardare Cristo con speranza.
Come, infatti, insegna il Santo Padre: «Lo sguardo dei consacrati non può che essere uno sguardo di speranza». Sarà un 2 febbraio diverso nelle forme, ma non per questo meno autentico.
Disposizioni per la celebrazione del 2 febbraio
La celebrazione diocesana si terrà martedì 2 febbraio, alle ore 17, in cattedrale a Tortona con le seguenti modalità di partecipazione:
- sono invitati a essere presenti i responsabili CISM e USMI e i Religiosi e le Religiose delle comunità residenti in Tortona, che devono essere in cattedrale entro le ore 16.45 per ricevere il posto assegnato.
- i Religiosi e le Religiose delle altre comunità della diocesi sono invitati a unirsi alla celebrazione che sarà trasmessa in diretta streaming sui media diocesani.
Nella celebrazione ricorderemo, come consuetudine, gli anniversari di professione religiosa.
Data: 29/01/2021