Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

III DOMENICA DI PASQUA

III DOMENICA DI PASQUA

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (At 3,13-15.17-19)
Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro disse al popolo: «Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 4)
Rit: Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.

SECONDA LETTURA (1Gv 2,1-5)
Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

VANGELO (Lc 24,35-48)
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

IL SANTO

1/leone IX.jpgSan Leone IX

Il 19 aprile ricorre la memoria liturgica di san Leone IX che fu papa dal 1049 al 1054 anno in cui morì. Nacque il 21 giugno 1002 a Eguisheim nel Nord Ovest della Francia, vicino a Colmar e fu battezzato con il nome di Brunone. Apparteneva alla nobile famiglia alsaziana dei conti di Egisheim-Dagsburg. Fu affidato alle cure e all’istruzione del vescovo di Toul e a 22 anni era diacono.

Nel 1027 fu eletto vescovo di Toul, diocesi che resse per 25 anni. Nel periodo in cui rivestì questa carica rese un importante servizio politico agli imperatori Corrado II ed Enrico III e fu un pastore serio e riformatore. Alla morte di Damaso II, Brunone fu scelto come suo successore da un’assemblea, alla presenza dell’imperatore e dei delegati romani.

Lui, però richiese come condizione per la sua accettazione, di poter andare a Roma per essere eletto canonicamente per voce del clero e del popolo. Eletto a 47 anni, si impegnò nel gover-no della Chiesa, soprattutto nella lotta alla simonia, al concubinato e per la difesa del celibato.

Fu il primo papa a viaggiare sia in Italia sia in Europa, in Germania, Francia e Svizzera.

Uno dei suoi primi atti pubblici fu il sinodo di Pasqua del 1049, nel quale fu confermato il celibato ecclesiastico. Tenne un sinodo anche a Pavia, sempre nel 1049 al quale partecipò anche Enrico III. Organizzare concili, sinodi e assemblee fu molto efficace e gli permise di adottare il “metodo della presenza”.

Condannò poi la dottrina di Berengario di Tours, secondo la quale il pane e il vino diventavano il corpo e il sangue di Cristo solo simbolicamente.

Il fatto storicamente più importante del suo pontificato fu il Grande Scisma d’Oriente, cioè la rottura con la Chiesa orientale. Nel maggio 1053 per proteggere lo Stato pontificio dalle scorrerie dei Normanni nell’Italia meridionale, il santo guidò un esercito contro di loro, ma fu sconfitto a Civitate e fatto prigioniero. Nel frattempo il nuovo patriarca di Costantinopoli, Michele Cerulario, si indignò per l’ingerenza del papa nell’Italia meridionale e impedì il riavvicinamento fra la Chiesa di Roma e quella di Bisanzio.

Il 16 luglio 1053, dinanzi al clero e al popolo, i delegati del papa deposero la bolla di scomunica sull’altare della chiesa di Santa Sofia. Il patriarca rispose il 24 luglio con un contro anatema. Da allora la Chiesa di Roma si definì cattolica, cioè “universale”, mentre quella di Costantinopoli divenne “ortodossa”, cioè della “retta dottrina”. Leone, dopo la morte, avvenuta il 19 aprile 1054, fu presto venerato come santo.

Daniela Catalano

 

Data: 18/04/2021



Archivio Notizie


Diocesi di Tortona

p.zza Duomo, 12
15057 Tortona (AL)

CONTATTACI

Il magazine della Diocesi

Il Popolo

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP

La radio ufficiale della Diocesi

RadioPNR

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP


©2023 - Diocesi di Tortona