Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (Sap 7,7-11)
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza

Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

SECONDA LETTURA (Eb 4,12-13)
La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Dalla lettera agli Ebrei

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

VANGELO (Mc 10,17-30)
Vendi quello che hai e seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

IL BEATO

1/acutis.jpgBeato Carlo Acutis

È passato solo un anno da quando Papa Francesco ha autorizzato la beatificazione del giovane Carlo Acutis.
La cerimonia si è svolta il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi ed è stata presieduta dal cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli. Carlo nacque il 3 maggio del 1991 a Londra, dove i suoi genitori si trovavano per motivi di lavoro e il successivo 18 maggio ricevette il battesimo. Nel settembre dello stesso anno, rientrarono tutti e tre a Milano, la città di origine.

Carlo frequentò le scuole elementari e medie presso le suore Marcelline di Milano, poi il liceo classico “Leone XIII” retto dai Gesuiti. Aveva un temperamento sereno e affabile e un carattere aperto e gioviale.

Amava il mare, i viaggi, le conversazioni, a tutti rivolgeva un saluto una parola.
Viveva la vita della parrocchia, dove nel 1998 ricevette la Prima Comunione e nel 2003 la Cresima. Svolse il servizio di catechista e nel frattempo si appassionò tantissimo all’informatica, divenendo un grande esperto e realizzando importanti progetti informatici a servizio dell’evangelizzazione.
Aveva solo 14 anni quando progettò e realizzò la mostra virtuale dedicata all’Eucaristia, tuttora visitabile sul web (miracolieucaristici.org) e che testimonia l’amore di Carlo per l’Eucaristia. Si adoperò nel volontariato e impegnò nel servizio alla mensa dei poveri.

A casa chiedeva di mettere il cibo avanzato nei contenitori per portarlo ai clochard di zona. La sera passava con i genitori per le strade di Milano per distribuire coperte e pasti caldi ai senzatetto.
Era innamorato dell’Eucaristia e diceva: «È la mia autostrada verso il cielo, se le ci si accosta ogni giorno, si va dritti in Paradiso».
All’inizio di ottobre 2006 fu colpito da una grave forma di leucemia fulminante.
Appena ricoverato disse di voler offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa, «per non fare il Purgatorio e andare diritto in Paradiso».
Gli stessi medici che lo curavano, furono stupiti dal suo coraggio. Morì pochi giorni dopo, il 12 ottobre 2006 a Monza e fu seppellito nella terra del cimitero di Assisi, città di san Francesco, che lui amava.
Nel gennaio 2019 i suoi resti sono stati riesumati e traslati il 6 aprile dello stesso anno, nel Santuario della Spogliazione. Nella tomba, Carlo indossava jeans e felpa e il Rosario intrecciato fra le mani.

La memoria liturgica è stata fissata al 12 ottobre, giorno della sua nascita al cielo.

Daniela Catalano

 

Data: 09/10/2021



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