San Giuseppe è il nostro custode

TORTONA - Sabato scorso, alle ore 8, in cattedrale il vescovo ha celebrato la Messa nella solennità di San Giuseppe.
Nell’omelia ha presentato il santo come «il custode», che secondo la particolare vocazione che il Signore gli ha affidato ha sempre «custodito con amore la Madonna e soprattutto Gesù».
Fu san Giovanni Paolo II a definirlo il “Custode del Redentore”. E lui continua a essere «custode fedele, appassionato, silenzioso di Gesù nella nostra vita» ed essendo anche l’uomo del silenzio, ricorda a ciascuno che proprio «il silenzio è spazio perché la Parola di Dio possa risuonare in noi, nel nostro cuore, ed essere luce che illumina il cammino».
Mons. Marini ha poi aggiunto che san Giuseppe è anche «l’uomo della fede, che si fida del Signore, anche se immediatamente non capisce ciò che accade» ed è «colui che fa la volontà di Dio, subito, con prontezza, senza tentennamenti, senza rimandi».

Al santo il pastore diocesano ha chiesto di continuare a custodire «in noi il desiderio di compiere prontamente e subito la volontà di Dio e la fiducia totale nel Signore che è amore e che in tutto e sempre ci ama».

Data: 25/03/2022

Archivio Notizie: Il 19 marzo l’Eucaristia in onore del santo

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