Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LE LETTURE

PRIMA LETTURA (Gn 18,1-10)
Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 14)
Rit: Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

SECONDA LETTURA (Col 1,24-28)
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.

VANGELO (Lc 10,38-42)
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

LE BEATE

Beate Martiri di Compiègne

1/compiegne.jpgEra il 17 luglio 1794 quando a Parigi furono giustiziate 16 monache carmelitane scalze che la Chiesa venera Beate. Furono le prime vittime della Rivoluzione francese a essere beatificate nel 1906 da Pio X e la Chiesa le commemora proprio nel giorno del loro martirio. Le donne appartenevano alla comunità che si era stabilita a Compiègne nella regione francese dell’Oise nel 1641. Il monastero, famoso per la fedeltà allo spirito di Santa Teresa, godeva dell’appoggio della corte francese.

Quando scoppiò la Rivoluzione le monache rifiutarono di deporre l’abito monastico.
Tra il giugno e il settembre 1792, mentre la situazione precipitava, la priora, Teresa di S. Agostino, chiese a tutte le monache di offrirsi al Signore in olocausto “per placare la collera di Dio e perché la pace divina, recata sul mondo dal suo caro Figlio, fosse resa alla Chiesa e allo Stato”.

L’atto di consacrazione divenne offerta quotidiana fino al giorno del martirio, giunto due anni dopo.
Il 14 settembre 1792 le carmelitane furono cacciate dal monastero e subaffittarono delle stanze in quattro case vicine, dividendosi in gruppetti e cercando come potevano di osservare la loro regola di preghiera, di silenzio e di lavoro.
Scoperte e denunciate dal comitato rivoluzionario, il 24 giugno 1794 furono catturate e rinchiuse a Sainte-Marie, nel monastero della Visitazione trasformato in carcere.

Da Compiègne furono trasferite a Parigi. Viaggiarono su una carretta scortata da due gendarmi e furono gettate nella Conciergerie, il carcere della morte.

Nello scendere, la più anziana, di 79 anni, con le braccia legate, fu gettata di peso sul lastricato.

Con giudizio sommario furono processate e condannate a morte per essere diventate «nemiche del popolo, per aver cospirato contro il suo governo sovrano» e per il “fanatismo” nella devozione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria che mostravano.
Mentre erano portate al patibolo, in quella che ora è Place de la Nation, tra il silenzio della folla e degli stessi sanculotti, cantavano ad alta voce il Miserere, la Salve Regina e il Te Deum. Giunte ai piedi della ghigliottina, dopo aver cantato il Veni Creator, una dopo l’altra rinnovarono davanti alla priora la professione religiosa e furono decapitate.
Per ultima fu uccisa la priora, che ripeteva “L’amore sarà sempre vittorioso. Quando si ama, si può tutto”. Morirono il giorno dopo la festa della Madonna del Carmelo, la loro patrona.

I corpi furono gettati in una fossa comune nel cimitero di Picpus, dove ancora oggi una lapide ricorda il loro martirio.

Daniela Catalano

 

Data: 16/07/2022



Archivio Notizie


Diocesi di Tortona

p.zza Duomo, 12
15057 Tortona (AL)

CONTATTACI

Il magazine della Diocesi

Il Popolo

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP

La radio ufficiale della Diocesi

RadioPNR

VEDI ONLINE

oppure

SCARICA L'APP


©2023 - Diocesi di Tortona