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XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
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Riprende l’Adorazione Eucaristica nella nostra cattedrale
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Festa di fine estate dell’A.C. e della Pastorale Giovanile
LE LETTURE
PRIMA LETTURA (At 10,34a.37-43)
Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
SALMO RESPONSORIALE (Sal 117)
Rit: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
SECONDA LETTURA (Col 3,1-4)
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
VANGELO (Gv 20,1-9)
Egli doveva risuscitare dai morti.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
LA BEATA
Beata Marguerite Rutan
Siamo nella Settimana Santa e la Beata di cui parliamo subì il martirio proprio pochi giorni prima della Pasqua del 1794.
Si chiama Marguerite Rutan ed è una religiosa francese della Compagnia delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, dichiarata martire da papa Benedetto XVI e proclamata beata a Dax, in Francia, il 19 giugno 2011. Nacque a Metz, al confine con il Belgio, il 23 aprile 1736. A 18 anni sentì dentro di sé, il forte desiderio di consacrare la sua vita al Signore, e comunicò alla famiglia la decisione di entrare nella Comunità delle Figlie della Carità. Prima di fare la sua scelta, però, dovette aspettare il compimento dei 21 anni.
Solo allora suo padre la lasciò partire e lei entrò nel Postulandato nell’ospedale Saint-Nicolas di Metz. Il 23 aprile 1757, anniversario del suo battesimo e giorno del suo 21° compleanno, Marguerite, iniziò il suo cammino presso la Casa Madre che all’epoca si trovava nel sobborgo Saint Denis a Parigi.
Nel settembre dello stesso anno, terminato il periodo di formazione, fu inviata “in missione”, in diversi ospedali della Francia, dove svolse, con dedizione, il suo servizio agli ammalati. Nel mese di agosto del 1779, con altre 5 compagne, fu inviata nell’ospedale di Dax, cittadina vicino a Pouy, dove era nato San Vincenzo, con il compito di superiora. Dimostrò tutta la sua competenza e la sua esperienza, suscitando l’ammirazione degli amministratori, dei malati e della popolazione di Dax. Quando, però, iniziarono i primi moti della Rivoluzione, la situazione cambiò radicalmente. Il 3 ottobre 1793, tutte le suore che prestavano servizio negli ospedali o nelle scuole furono messe di fronte alla scelta o giurare fedeltà al nuovo ordine dello stato, nemico di Dio e della Chiesa o perdere il lavoro ed essere licenziate. Le Figlie della Carità di Dax rifiutarono di giurare.
Marguerite fu accusata di corrompere lo spirito rivoluzionario e repubblicano dei soldati che ricevevano le sue cure. Il Comitato rivoluzionario la dichiarò antipatriottica e contraria ai principi della rivoluzione, fanatica e aristocratica e la condannò a morte. Fu legata di spalle al sacerdote Jean Eutrope Lannelongue ed entrambi nel pomeriggio del 9 aprile 1794 furono condotti al patibolo.
Il processo sommario, l’evidente inconsistenza e falsità delle accuse, la derisione della sua fede non impedirono a Marguerite di morire cantando il Magnificat e testimoniando la totale adesione al Signore.
La causa di beatificazione, avviata nel 1994, si è conclusa nel 2010, anno giubilare del 350° anniversario della morte di Santa Luisa de Marillac e di San Vincenzo de’ Paoli, fondatori della Compagnia delle Figlie della Carità.
Daniela Catalano
Data: 14/04/2023
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