Venerdì, 29 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

L'inizio della Quaresima in Cattedrale

L'inizio della Quaresima in Cattedrale

TORTONA - Mercoledì sera in Duomo a Tortona c’erano sette persone sedute in prima fila. Il Vescovo Mons. Martino Canessa si avvicina e chiede il loro nome.
La risposta non si attarda: Domingas, Elisabetta, Yuri, Oltion, Michele, Pietro, Stefano. 
Sono i giovani che la sera del 22 febbraio, primo giorno di Quaresima e tempo battesimale per antica tradizione, sono stati ammessi al catecumenato, iniziando solennemente il loro cammino che li condurrà, la notte del Sabato Santo, a ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucarestia), durante la solenne Veglia Pasquale (madre di tutte le azioni liturgiche).
Accompagnati dai loro garanti (coloro che ne hanno curato la formazione) e dai loro sacerdoti, sono stati iscritti ufficialmente dal Vescovo nel catecumenato con queste parole: “A voi, che avete seguito la Sua luce si apre ora la via del Vangelo perché, ponendo i fondamenti di una vita nuova, riconosciate il Dio vivente”.
Essi gioiosamente hanno dimostrato di essere pronti ad incamminarsi per la via della fede.
Accolti così fra i catecumeni sono stati segnati con il segno della croce affinché fosse Cristo stesso a proteggerli con il segno del suo amore per imparare direttamente da Lui a conoscerlo e a seguirlo.
La preghiera era iniziata qualche minuto prima con l’ascolto della Parola di Dio.
La sobria liturgia del giorno delle Ceneri ha richiamato alla conversione e al ritorno con tutto il cuore al Signore.
Durante l’omelia il Vescovo ha avuto parole di ringraziamento e di stima per i presenti e rivolgendosi ai catecumeni li ha incoraggiati nel cammino di conoscenza di Cristo. Ha quindi presentato il messaggio per la Quaresima del Santo Padre indicando nell’attenzione all’altro il gesto concreto che caratterizza questo tempo: “L’attenzione all’altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale.
Il bene è ciò che suscita, protegge e promuove la vita, la fraternità e la comunione. La responsabilità verso il prossimo significa allora volere e fare il bene dell’altro, desiderando che anch’egli si apra alla logica del bene; interessarsi al fratello vuol dire aprire gli occhi sulle sue necessità”. Ha continuato esortando: “Spesso, invece, prevale l’atteggiamento contrario: l’indifferenza, il disinteresse, che nascono dall’egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la ‘sfera privata’.
Anche oggi risuona con forza la voce del Signore che chiama ognuno di noi a prendersi cura dell’altro. Anche oggi Dio ci chiede di essere ‘custodi’ dei nostri fratelli (cfr Gen 4,9), di instaurare relazioni caratterizzate da premura reciproca, da attenzione al bene dell’altro e a tutto il suo bene”.
Di seguito la benedizione e l’imposizione delle ceneri. Rito dal sapore antico è segno del nostro impegno penitenziale; un simbolo cristiano di penitenza che presuppone l’idea di peccato.
In fila i fedeli si sono portati davanti all’altare dove hanno ricevuto le ceneri sul capo, mentre si cantava, in un arrangiamento attuale, il salmo che ha sempre nella chiesa accompagnato la penitenza: Miserere, Pietà di me o Dio (Sal 50).
Prima del congedo il Vescovo ha compiuto ancora un gesto rilevante: rivolgendosi ai catecumeni ha consegnato loro il Vangelo quale Buona Novella che il Signore Gesù dona all’uomo per guidarlo sulla via della salvezza e ha invocato su di loro e su tutti i presenti la Benedizione del Signore.
Il canto della Salve Regina, sostenuto all’organo dal Maestro Luigi Bernini, ha concluso il suggestivo momento di preghiera.
All’uscita del Duomo alcuni giovani hanno consegnato copia del Messaggio del Papa ai presenti, segno di augurio per un serio cammino quaresimale.
Rileggiamo i passaggi finali del messaggio con l’invito all’impegno di tutti:
“Di fronte ad un mondo che esige dai cristiani una testimonianza rinnovata di amore e di fedeltà al Signore, tutti sentano l’urgenza di adoperarsi per gareggiare nella carità, nel servizio e nelle opere buone (cfr Eb 6,10).
Questo richiamo è particolarmente forte nel tempo santo di preparazione alla Pasqua.
Con l’augurio di una santa e feconda Quaresima"

Claudio Baldi

 

Data: 29/02/2012



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