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Natale parla di umiltà - Gli auguri del nostro Vescovo, Mons. Martino Canessa

Natale parla di umiltà - Gli auguri del nostro Vescovo, Mons. Martino Canessa

Nella imminenza del Natale, porgo ai miei confratelli, ai religiosi, alle religiose, alle autorità dei nostri paesi, ai fedeli laici delle nostre comunità il mio augurio più sentito di “Buon Natale”.

All’augurio unisco uno spunto di riflessione.

Nella narrazione della nascita di Gesù, l’evangelista San Luca da una parte presenta per ben tre volte l’immagine di “un Bambino avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia”, dall’altra evidenzia che l’Angelo, annunciando la nascita ai pastori, definisce questo Bimbo “Salvatore, Signore”.

“Non temete: ecco vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc. 2,10 – 11).

Questo sorprendente intreccio di gloria e di semplicità costituisce, innanzi tutto, un severo giudizio nei confronti di un mondo, anche cristiano, sempre tentato a dare importanza, credito, rispetto solo a chi si presenta con i tratti della potenza.

Questa rappresentazione del primo Natale, inoltre, che parla di umiltà, di un Dio che “da ricco che era, si è fatto povero” (2 Cor. 8,9) apre il nostro cuore alla speranza.

Il Signore Gesù, infatti, ha fatto sì che l’uomo non avesse paura della Sua Onnipotenza, ma Lo sentisse vicino nello scorrere quotidiano della vita.

Ci ha fatto capire che vuole condividere le situazioni più nascoste della storia di ciascuno, per cui le vicende pesanti della vita, con il Suo aiuto, si possono affrontare con più coraggio e dignità.

Il Natale si pone sempre come sfida a certi stati d’animo, come la stanchezza, la noia, la delusione, che vorrebbero rinchiuderci in noi stessi e farci disattendere gli impegni di comunione, di solidarietà con i nostri fratelli.

Guardando a quel Bimbo “avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia”, si sente quanto sono vere le parole che Papa Paolo VI in uno dei suoi ultimi Natali, ha rivolto a Gesù Bambino: “Chi segue Te, Cristo, come Tu stesso ci hai assicurato, non cammina nelle tenebre. Tu sei la luce del mondo e chi guarda a Te, vede rischiararsi i sentieri della vita: sentieri aspri e stretti, ma con Te sentieri sicuri”.

E’ questa la bellezza del Natale!

Auguro che la vita di ciascuno sia illuminata da questa fede in Gesù.

†Martino Canessa
Vescovo

Data: 18/12/2012



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