Venerdì, 19 Aprile 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Auguri nel segno di Papa Francesco

Attraverso il nostro settimanale diocesano, desidero far giungere a tutti, in occasione della Santa Pasqua, il mio saluto più vivo e l’augurio più sentito ad aprire il cuore alla grande proposta della nostra fede: Cristo ha vinto la morte.

Sta qui, infatti, il punto qualificante della fede cristiana, come ha avvertito San Paolo: “Se Cristo non è risorto, è vana la nostra predicazione ed è vana anche la nostra fede” (I Corinti 15,14).

Ma come posso dire oggi: credo nella Risurrezione?

I Vangeli pongono in evidenza che l’incontro con il Risorto è avvenuto per iniziativa di Gesù stesso:

- Maria di Magdala è chiamata per nome: “Essa allora voltatasi verso di Lui Gli ha detto in ebraico Rabbunì, che significa Maestro” (Gv 20,16).

- A Tommaso, che non aveva accolto la testimonianza dei compagni, Gesù ha detto: “Metti qua il tuo dito, guarda le mie mani, stendi la mano e mettila nel costato e non essere più incredulo, ma credente” (Gv 20,27).

- Ugualmente ai discepoli di Emmaus si sono aperti gli occhi e hanno riconosciuto il Risorto, dopo che Gesù aveva spezzato il pane per loro.

A Gesù, allora, con insistenza bisogna chiedere che sia Lui ad aprirci gli occhi.

Il cieco di Gerico ci suggerisce la preghiera: “Signore, fa’ che io veda”.

Alla preghiera, però, occorre unire l’ascolto della Parola.

Gesù, infatti, attraverso la Sua Parola, ci fornisce un’altra indicazione per aprirci all’incontro con Lui.

- Ci ha parlato del chicco di grano che, prima di portare frutto, deve morire sotto terra.

- Ha sottolineato che chi vuole salvare la propria vita, ripiegandosi egoisticamente su se stesso, la perde e chi invece perde la propria vita donandola, la salva per la vita eterna.

I cristiani, allora, sono coloro che, contemplando la Croce, si sforzano, con l’aiuto del Signore, di passare da una logica egoistica all’esperienza del dono.

Papa Francesco, nel giorno in cui ha dato ufficialmente l’avvio al Suo Ministero Petrino, ci ha invitato a custodire il cuore, liberandolo da sentimenti tutt’altro che nobili e a sostituirli con sentimenti di bontà, di generosità, di altruismo.

Siamo così più in sintonia con il Crocifisso e possiamo sperare di avere la gioia di ripetere a Pasqua: “Credo nella Risurrezione”.

+ Martino Canessa
Vescovo

Data: 27/03/2013



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