Giovedì, 28 Marzo 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

INCONTRO FORMATIVO DEI DIACONI PERMANENTI

TORTONA - Mercoledì 15 maggio, alle ore 17, nel Seminario di Tortona si è svolta la consueta riunione mensile dei Diaconi Permanenti, a chiusura dell’anno formativo, con la partecipazione delle mogli, degli aspiranti che frequentano la Scuola diocesana di formazione al diaconato e di altri ministeri.

In apertura, dopo la “preghiera del diacono”, Mons. Pier Giorgio Pruzzi ha ripercorso sinteticamente il contenuto dei precedenti incontri, riaffermando l’importanza della formazione dei diaconi, la quale non si esaurisce con il compimento dell’ordinazione.

Subito dopo è stata data la parola al Vescovo, Mons. Martino Canessa, che ha dettato il ritiro spirituale con la sua relazione, rivolta direttamente ai diaconi nell’esercizio del loro ministero. Successivamente, prendendo spunto dal Vangelo di Luca (Lc 24,46-53), dove Cristo afferma che “nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati”, ha puntualizzato la necessità di intraprendere un cammino di conversione e sperimentazione della misericordia del Signore.

Chi non riconosce la propria debolezza e fragilità? Tutti abbiamo bisogno della riconciliazione col Padre, ed Egli è sempre aperto al perdono. Per bene intendere il Sacramento della Confessione è necessario ricorrere alla parabola del figliol prodigo e salire quattro gradini.
Il primo: rientrare in noi stessi e capire che la nostra vita non va (“Anche i servi in casa di mio padre hanno di che mangiare, io qui muoio di fame”); il secondo: riconoscere senza scuse o attenuanti le nostre mancanze (“Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te, non merito di essere chiamato tuo figlio, trattami come uno dei tuoi servi”).
I due restanti gradini richiedono uno sforzo superiore e il supporto della fede.
Il terzo: credere che il Signore sia misericordioso come il padre della parabola (“Presto, i calzari, la veste, l’anello al dito, facciamo festa”); il quarto: credere che un uomo fragile come il sacerdote, abbia il potere di assolvere (“Vai in pace, ti sono rimesse le tue colpe!”).

“Ecco che – ha concluso il Vescovo – solo dopo aver riconosciuto le nostre debolezze e incontrato la misericordia del Padre, possiamo rivolgerci ai fratelli predicando, come Gesù ha ordinato, la conversione e il perdono dei peccati”.

Poi, alle ore 18, nella cappella del Seminario, al termine del canto dei Vespri, è stato celebrato il Rito dell’Ammissione al Diaconato Permanente di Gianpaolo Gianesi, della Parrocchia di San Vittore in Voghera.
Presenti e testimoni al rito il Vicario generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi, Mons. Mario Balladore, Don Maurizio Ceriani, l’intera Comunità dei Diaconi.
All’appello il candidato ha risposto prontamente, ma non senza emozione, conscio delle promesse e dell’impegno che stava per assumersi nella Chiesa del Signore.
La moglie ha espresso il suo assenso, presente anche la figlia.

Il Vescovo, che ha sottolineato la gioia dell’intera Diocesi per questa nuova vocazione, ha raccomandato la preghiera di tutti, perché dopo questi anni di preparazione e di studio l’aspirante diacono possa giungere al compimento del cammino intrapreso.

Il Cancelliere ha dato lettura del decreto del Vescovo, che ufficializza l’ammissione di Gianpaolo Gianesi, tutti i presenti si sono congratulati con lui. Per la Comunità dei Diaconi in festa la giornata non poteva che concludersi sobriamente in modo conviviale.

Al termine dell’anno formativo, in appendice, il pellegrinaggio al Santuario della “Madonna del Bosco” (Bs), con visita a Sotto il Monte, paese natale del Beato Giovanni XXIII,  e visita a Verdello alla tomba di Mons. Pietro Grassi, Vescovo di Tortona dal 1914 al 1934.

p.p.

Data: 22/05/2013



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