Venerdì, 07 Giugno 2024
Diocesi di Tortona
Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Guido Marini
Vescovo

Il Perdono di Assisi

VOGHERA - Il 2 agosto la Chiesa concede il “Perdono d’Assisi” detto anche “Indulgenza della Porziuncola” ovvero l’indulgenza plenaria dei peccati, per sé o per i propri defunti.
La sua origine risale a ben 800 anni fa e nelle Fonti francescane è così raccontata.

“Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre santissima, circondati da una moltitudine di angeli”.

L’indulgenza della Porziuncola fu poi approvata da papa Onorio III e può essere lucrata dalla mattina del 1° alla mezzanotte del 2 agosto. E’ ottenibile per sé o per un defunto, richiede la confessione sacramentale, la partecipazione alla Messa e alla comunione eucaristica nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola o di qualunque chiesa francescana del mondo, con recita del Credo e del Padre nostro e di una preghiera secondo le intenzioni del Papa.
Nella nostra Diocesi le celebrazioni nelle quali è stata concesso il “Perdono di Assisi” sono state due e si sono svolte nelle chiese francescane di Tortona e di Voghera.
Al mattino il Vescovo ha presieduto la S. Messa nella chiesa del Convento dei Cappuccini di Tortona e nel pomeriggio, alle 18, nel Santuario di Santa Maria delle Grazie dei Frati Minori di Voghera.
Entrambe le funzioni sono state solenni e molto partecipate. Nella chiesa vogherese la liturgia è stata animata dal Coro “Francesco e Chiara”, di recente costituzione e nato per volontà di P. Cristoforo Paszkiewicz, Superiore del Convento.
Alla funzione hanno preso parte numerosi fedeli che hanno potuto anche accostarsi al sacramento della riconciliazione.

Mons. Vittorio Viola, che ha concelebrato con padre Cristoforo e padre Guglielmo Bozzo, rivolgendosi ai presenti, ha sottolineato il fatto che essere in una chiesa francescana proprio il 2 agosto equivale a essere dentro la Porziuncola perché “l’estensione del privilegio concesso a quel luogo viene ampliato affinché molti possano ricevere la grazie del perdono”.

Ha proseguito spiegando che essere “custoditi dentro la Porziuncola chiede un atteggiamento fondamentale: Francesco che sapeva cogliere in ogni creatura i segni della presenza del Signore, che era capace di ritrovare in tutte le cose un rimando alle cose di Dio, guardava la Porziuncola come se fosse un’icona della Vergine Maria, fatta in pietra”.
“Dire che la Porziuncola è un’icona di Maria – ha proseguito – permetteva a Francesco di starvi dentro come se fosse dentro il grembo della Vergine Maria, che lui contemplava Vergine fatta Chiesa”.
Ha poi aggiunto che “la Porziuncola è luogo privilegiato dell’ascolto della Parola, per questo custodisce il mistero dell’annunciazione, che è parola che si fa carne”. Nella Porziuncola – ha detto Mons. Viola – San Francesco chiede che tutti coloro che vi stanno, possano fare la stessa esperienza che lui aveva fatto cioè di essere stati pienamente perdonati da Dio”.

Il santo di Assisi “chiedendo la grazia dell’indulgenza, chiede che anche noi possiamo fare la stessa esperienza di perdono”. Ha concluso esortando a rivolgersi al Padre con gratitudine per “il dono della sua misericordia che si fa perdono nella grazia dell’indulgenza e che è continuamente rinnovata nel momento in cui una piccola porzione di pane diventa per noi cibo di vita eterna”.

Daniela Catalano

Data: 06/08/2015



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